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gazzanet
"Un'altra sconfitta, meno pesante a livello del passivo, ma difficile da digerire per la modalità in cui è arrivata: un Toro spento, impreciso, con le idee confuse. Cercare dei punti a favore del Torino, in verità, è davvero difficile: contro il Genoa sono emersi tutti i limiti di una squadra che non ha più una reale motivazione per andare avanti e cercare di fare risultato. Tra i giocatori che hanno fatto più alti e bassi nel match troviamo Adem Ljajic, che ha spaccato la sua partita in due, partendo molto male, per svegliarsi solamente alla fine.
"CAMBIO DI PASSO - Sembrava di vedere lo stesso copione visto per tutto l'anno. Ljajic che ci prova, si muove, ma sbaglia troppo: i palloni persi dal serbo (come dai suoi compagni) sono tanti, e nel primo tempo non riesce a rendersi pericoloso neanche in una circostanza. Nel secondo tempo ha provato a crescere, perlomeno per i tentativi, con risultati molto magri. Solo negli ultimi minuti il serbo ha deciso di fare sul serio, manifestandosi per quelle che sono le sue importanti qualità, e gli sono bastate due piccole azioni per mettere il sale sulla coda del Genoa: scatto verso la porta, fallo al limite dell'area, gol (con deviazione) su punizione. Diventa quasi frustrante vedere giocare un giocatore in questo modo, che ha delle potenzialità enormi, ma che spesso non le tira fuori: questo è senza dubbio un limite che va limato per il prossimo anno.
"FUTURO - Già, il futuro: il prossimo anno ormai si sta avvicinando, perché questa stagione è giunta pressoché al termine. I 10 gol ottenuti quest'anno sono senza dubbio una buona base da cui partire, per poter diventare un giocatore completo: gli manca solo la costanza e la voglia di lottare ogni minuto di ogni match. Ljajic, in tutto questo, è però molto deciso per quanto riguarda anche il suo futuro più lontano: il Torino non è per lui una meta di passaggio, ma vuole restare in granata a lungo, per creare qualcosa di importante con la squadra granata. Nel post-partita di ieri, ad apposita domanda, il serbo è stato chiaro: "Non ci sono problemi, da parte mia, riguardo alla permanenza. Sono arrivato a Torino per restarci a lungo". A mente fredda, ci sarà modo per valutare con calma quella che è stata l'annata altalenante del numero 10 del Torino. Ma la ragionevole certezza è quella che vedrà il club granata ripartire soprattutto da lui.
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