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toro
E’ troppo tempo che il Toro non sforna una prestazione importante nel proprio Stadio “Grande
Torino”. Le ultime due partite in casa sono state due sconfitte senza attenuanti e gli attuali 20 punti
conquistati a Torino sui 42 disponibili sono davvero poca cosa, diciamo pure un percorso casalingo
fallimentare. Infatti se con Mihajilovic i granata hanno conquistato 11 punti su 9, con Mazzarri ne
hanno presi 9 su 5. Oggi il Toro ha la possibilità di riprendersi il proprio Stadio e calmierare la
possibile contestazione. Non basta sicuramente la vittoria contro il Cagliari per spegnere la rabbia
della tifoseria, ecco perché contro il Crotone occorre giocare al calcio nel vero senso della parola,
con impegno, grinta e soprattutto grande volontà di vincere bene, convincendo.
È una rincorsa d’orgoglio quella che Belotti e compagni devono iniziare da oggi, non tanto per
conquistare qualcosa ( i punti di distacco per un posto in Europa appaiono impossibili) ma per
riconquistare i tifosi e finire un campionato che, pur fallimentare, può ancora regalare qualche
sorriso in vittoria. È una speranza che oggi si può concretizzare dimostrando che la prestazione del
secondo tempo fatta a Cagliari non sia stato solo un episodio isolato.
Quindi il Toro e Mazzarri devono ripartire da dove hanno lasciato ovvero la vittoria contro il
Cagliari con una difesa a tre , un centrocampo a quattro, un vero trequartista che sa dare fantasia e
gioco e due attaccanti. Facile intuire come le cose in campo siano cambiate sabato scorso con
l’ingresso in campo di Adem Ljajic, da troppo tempo messo in naftalina. Il numero 10 granata è
riuscito a dare la sveglia ai compagni con le sue intuizioni, le sue doti tecniche uniche nell’organico
granata. Non c’è nessuno come Adem che sappia innescare i compagni in gol. La sua
imprevedibilità nelle giocate ha fatto e può fare sempre la differenza e se lo scorso anno Belotti ha
segnato cosi tanto qualche grande merito il serbo lo ha senza dubbi! Inoltre la fase realizzativa da
quando è al Toro è di tutto rispetto con le 10 reti dello scorso anno e le 4 di quest’anno tenendo
presente le poche partite giocare. Punizioni, assist, reti, fantasia tutte qualità che il ragazzo ha con i
suoi piedi. Bentornato Ljajic!
La coppia Belotti – Falque appare oggi intoccabile tanto che appare davvero molto difficile rivedere
titolare il deludente Niang, giocatore che non assicura sicuramente l’equilibrio chiesto da Mazzarri.
A centrocampo con Baselli e Rincon centrali dovremmo vedere sulle fasce esterne Ansaldi e De
Silvestri a meno che l’allenatore granata non volesse dare qualche turno di riposo a De Silvestri
impiegando Barreca a sinistra e Ansaldi a destra.
In attesa del brasiliano Lyanco potrebbe essere confermato Bonifazi come centrale di sinistra,
N’Koulou a destra e l’argentino Burdisso al centro.
Oggi tutto ricadrà sulla testa dei giocatori oltre che sui piedi, perché se testa e piedi riusciranno ad
andare d’accordo e in sintonia allora questo Toro potrebbe diventare Toro vero, ricucendo lo
strappo con la tifoseria. Per far ciò occorrerà da qui a fine campionato solo vincere e convincere!
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