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Un primo tempo con parecchie cose buone, ma un solo gol segnato. Una ripresa giocata in modo timoroso per 25 minuti buoni, la rimonta dell’Atalanta e solo dopo che gli avversari sono rimasti in nove si è assistito...
"Un primo tempo con parecchie cose buone, ma un solo gol segnato. Una ripresa giocata in modo timoroso per 25 minuti buoni, la rimonta dell’Atalanta e solo dopo che gli avversari sono rimasti in nove si è assistito ad un arrembaggio, generoso quanto poco lucido. Alla fine il Toro avrebbe anche potuto vincere, Calderoni ha fatto un paio di paratissime su Rosina e Ferrarese, ma senza la rete capolavoro dello stesso Rosina oggi staremmo a parlare di una squadra che ha detto addio ai sogni di primo posto.
"Il posticipo ha detto che il Toro ha fatto un passo in avanti sul piano del gioco, ma è ancora lontano dagli standard che aveva espresso in autunno. E con quella di ieri sera la striscia negativa si è allungata a cinque: per fortuna il freddissimo mese di gennaio va in archivio e, come era successo un anno fa, segnala un Torino in evidente difficoltà. La speranza è che alla fine la storia sia la stessa, con la squadra promossa in serie A, però sono evidenti i problemi che affliggono l’undici di De Biasi.
"In difesa solo Brevi appare all’altezza della situazione, in mezzo al campo Ardito deve correre per due, davanti Stellone fa la boa, ma spesso lo si vede anche arretrare a fare lo stopper. Per fortuna che adesso Rosina è stato restituito alla causa e si è rivisto il folletto imprendibile che aveva fatto impazzire tutti in avvio di stagione: dopo la prestazione contro l’Atalanta per essere lasciato ancora fuori, dovrà essere zoppo, non solo acciaccato.
"Tanti giocatori però sembrano alla corda, Fantini e Doudou tra i vecchi, mentre i volti nuovi continuano a stentare. Di Melara ormai si sono perse le tracce, confinato in tribuna per la seconda volta di seguito, Gallo è andato a sprazzi, bene nel primo tempo, in calando nella ripresa, Lazetic non ha mai saltato l’avversario nell’uno contro uno, quando l’Atalanta era in dieci.
"Il più vispo è parso Ferrarese, entrato in campo (troppo) tardi e comunque autore di un paio di bei numeri e del possibile gol del 3-2. Se non siamo ad una bocciatura vera, poco ci manca.
"Per fortuna, il presidente Cairo ha regalato a De Biasi uno dei due-tre migliori attaccanti della serie cadetta. Con Abbruscato oggi il Torino ha sia una validissima alternativa a Stellone che un attaccante in grado di fargli da spalla. Mentre a breve ci sarà il rientro di Muzzi. L’attacco granata si presenta quindi ricco sia sul piano della qualità che dell’esperienza.
"Probabilmente manca ancora qualcosa in difesa, ma stasera chiude il mercato e le voci si rincorrono. Quella di Stendardo appare più di una possibilità e la dirigenza granata potrebbe fare un ultimo sforzo, anche se non sono da escludere altre piste. C’è chi parla addirittura di un possibile passaggio di Stellone al Cagliari per portare Bucchi al Toro via Modena, ma non è in avanti che c’è ancora da lavorare.
"In ogni caso, alle 19 di oggi sapremo la verità. Finirà il tormentone mercato e speriamo ricominci il Toro, visto che in questo mese si è parlato più di arrivi e partenze che di calcio giocato. A febbraio, con la prospettiva di due trasferte consecutive a Crotone e Vicenza, non c’è più tempo da perdere se si vuole inseguire la promozione diretta.
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