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Longo: le scelte fanno discutere, ma la panchina di Sarri è di un altro livello

Nicolò Muggianu

Confronto / L'esclusione dal 1' di Ansaldi, Rincon e Nkoulou fa discutere: nonostante le dichiarazioni della vigilia, un pensierino al Brescia c'è stato

"Brescia? La partita più importante per me è quella contro la Juve". Aveva risposto così Moreno Longo alla vigilia del 200° derby della Mole a chi gli domandava se, visti i tanti diffidati, pensasse di "risparmiare" qualcuno in vista di Torino-Brescia; match in programma mercoledì prossimo e vero e proprio snodo-salvezza per i granata. Una risposta - che con il senno di poi - non è stata sincera al 100%, con Longo che si è presentato all'Allianz Stadium senza Zaza (non ancora al 100%), Ansaldi, Nkoulou e Rincon nell'undici titolare.

LONGO - Giocatori fondamentali per il Torino che, dall'inizio o a gara in corso, avrebbero potuto far molto comodo ai granata. Longo però, eccezion fatta per Ansaldi subentrato nel finale di partita, ha deciso di lasciare completamente a riposo tre dei quattro giocatori sopracitati. Una scelta che ha fatto discutere, così come ha fatto discutere la scelta di sostituire Verdi (fino a quel momento tra i migliori in campo) dopo appena 65'. "La scelta di togliere Verdi - ha spiegato Longo nel post partita - è stata dettata dal fatto che il ragazzo è appena tornato dall'infortunio e a prescindere o meno che avesse i 90' in questo momento dobbiamo essere cauti e tutelarlo perché il campionato è ancora lungo". Discorso simile anche per Nkoulou e Rincon, per i quali Longo ha affermato: "Erano stanchi, in settimana abbiamo analizzato la situazione con lo staff e abbiamo deciso che era il caso di concedere loro un turno di riposo".

SARRI - Scelte che hanno tutelato la condizione fisica del Torino in vista del prossimo, cruciale, scontro-salvezza contro il Brescia ma che hanno almeno in parte condizionato le sorti del derby. Una partita che vedeva la Juventus partire con i favori del pronostico e che i bianconeri sono riusciti a mettere subito in discesa grazie alle reti di Dybala (2') e Cuadrado (29'). Poi la differenza l'ha fatta con il gap qualitativo tra le due squadre, con Sarri che ha potuto pescare dalla panchina giocatori del calibro di Higuain, Matuidi e Douglas Costa.