toro

L’ultima da esterno (e l’ultima per un pezzo)

Redazione Toro News

di Alessandro Salvatico - In un'estate dai pochi investimenti, era stato lui il vero “colpo” del mercato granata. Sulla carta, lo era anche quel Christian Obodo che, al di là dei risultati che si sarebbero...

di Alessandro Salvatico - In un'estate dai pochi investimenti, era stato lui il vero “colpo” del mercato granata. Sulla carta, lo era anche quel Christian Obodo che, al di là dei risultati che si sarebbero poi rivelati deludenti, era comunque in prestito. Invece lui, Alessandro Sgrigna, era stato un investimento, era stato un successo in un duello di mercato (con l'Atalanta), era stato un giocatore inseguito a lungo ed il cui arrivo aveva fatto esultare -fatto raro- con la stessa veemente gioia tanto i dirigenti quanto i tifosi.Eppure, la sua stella non ha brillato, né é stata mai collocata al punto giusto del firmamento granata per poter appunto deliziare con la propria luce. Quattro partite in posizione di trequartista; quattro in posizione di prima punta; sedici in posizione di laterale; e mai, mai una nel suo ruolo, che non é un qualcosa di astruso da inventare apposta per lui, ma semplicemente quello di seconda punta. E, beffa ulteriore per il talentuoso romano, quando Lerda ha deciso di aggiungere quella figura, proprio quella della seconda punta, non l'ha fatto per lui, ma per l'ultimo arrivato, Mirco Antenucci.E ora, per Sgrigna é pronta la panchina. O il riposo (in fondo é lo stakanovista del Toro), dipende se si vuole vedere dal lato negativo o da quello positivo la situazione che gli si prospetta. Non subito, non ancora: Novara potrebbe, dovrebbe, essere la sua ultima partita da titolare, almeno per un po'; il 4-4-2 che sta per essere varato non ha posto per lui, se non in caso di emergenza, come appunto accadrà domani sera, allorquando giocherà ancora una volta come esterno di centrocampo, a sinistra. Poi, non sarà più il suo turno; senza che il suo momento sia mai davvero arrivato.

(foto M.Dreosti)