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di Stefano Rosso – A presentarsi davanti ai microfoni della stampa è il turno di Valerio Di Cesare; il difensore granata è reduce dalle ottime prestazioni nelle partite contro Vicenza e Varese e, nonostante...
di Stefano Rosso – A presentarsi davanti ai microfoni della stampa è il turno di Valerio Di Cesare; il difensore granata è reduce dalle ottime prestazioni nelle partite contro Vicenza e Varese e, nonostante il ritorno di Glik dall'impegno con la nazionale polacca, ha conquistato il tecnico Giampiero Ventura che lo ha confermato al centro della retroguardia assieme al compagno di reparto Angelo Ogbonna.
“Titolare? - racconta Valerio - Ad Omegna il mister ci ha parlato molto onestamente valorizzando e facendo sentire tutti importanti, senza distinguere tra titolari e riserve. In queste partite mi è capitato di giocare di più, ma se già lunedì a Brescia dovessi andare in panchina non sarebbe un problema''.
Le domande proseguono ed i commenti si spostano sulla prestazione di Vicenza: ''E' stata una grande partita, abbiamo giocato bene ed anche se si è risolta solo nel recupero abbiamo avuto il merito di rimanere concentrati fino all'ultimo e di riuscire comunque, nonostante la difficoltà a trovare il gol, ad imporre il nostro gioco: come vuole l'allenatore noi continueremo a ricercare il possesso palla, in qualsiasi situazione”.
Due battute vengono riservate anche al tecnico Ventura, che sembra aver riportato il sorriso ai giocatori: “Forse quello che ci mancava lo scorso anno – ammette Di Cesare - era proprio la serenità”.
Adesso sul cammino del Toro ci sarà il Brescia: una sfida delicata contro una squadra che, contrariamente alle aspettative del precampionato, sta contendendo il primato in classifica ai granata: ''Se sono così in alto è perchè i loro valori in questo momento dicono che stanno giocando molto bene. In ogni caso speso che lunedì sera lo stadio sia pieno come l'ultima partita contro il Padova dell'anno scorso perchè abbiamo bisogno della carica del nostro pubblico per fare qualcosa d'importante, oltretutto non mi era mai capitato in carriera di giocare davanti a così tanta gente tanto appassionata e legata ai colori della squadra''.
(Foto: M. Dreosti)
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