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Lutto nel Torino: è morto Paolo Ravizza, l’ex addetto all’arbitro
Il mondo granata si stringe attorno alla famiglia Ravizza dopo la prematura perdita del 52enne Paolo, che al Torino FC ha ricoperto il ruolo dell'addetto all'arbitro, ovvero il responsabile nel disciplinare il più possibile il rapporto fra giocatori e arbitri. Inoltre, a livello ufficiale, aveva la funzione di garantire e tutelare sia la società nei rapporti con gli arbitri che gli stessi nei confronti della società. Al Torino ha occupato questo ruolo dal 2006 al 2015, dopo l'esperienza come arbitro di Serie C. Poi ha lavorato anche per altre società calcistiche.
Ad inizio esperienza, proprio nel 2006, è stato anche intervistato da TN. Queste le sue parole più significative che raccontano meglio chi era Paolo Ravizza e quali erano le sue funzioni all'interno del club. " Il mio lavoro consiste proprio nel far capire ai giocatori qual è il miglior atteggiamento possibile da tenere con il direttore di gara. In pratica li alleno a stare zitti. In più cerco di capire prima delle partite che tipo è l’arbitro che ci sarà in campo, guardando le gare precedenti e tracciando un suo profilo. A partita finita, riguardo il filmato per cercare di capire e spiegare ai giocatori perché sono stati ammoniti, se per una parola di troppo o per un entrata particolarmente dura".
Ravizza oltre che nel calcio era anche impegnato nel sociale, per l'Agape, con la quale aiutava, con laboratori riabilitativi e occupazionali, malati psichici. Inoltre con don Aldo Rabino collaborava nel centro Laura Vicuna, le cui attività prevedevano un atelier di pittura, un laboratorio di legatoria e informatica e corsi di inglese.
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