toro

Maran guida un Vicenza agguerrito

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

 

È un allenatore concreto Rolando Maran, attuale tecnico del Vicenza. Il mister, da calciatore, ha vissuto il calcio di provincia, sempre a battere e lottarsi...

di Edoardo Blandino

"È un allenatore concreto Rolando Maran, attuale tecnico del Vicenza. Il mister, da calciatore, ha vissuto il calcio di provincia, sempre a battere e lottarsi tra serie C e B, nei campi dove gli sprazzi di gloria si devono conquistare su terreni a volte anche privi d’erba e pieni di terra. Alcuni dei momenti migliori li ha vissuti gli ultimi anni al Chievo, quando i clivensi ottennero una doppia promozione dalla C2 alla cadetteria. Ma la società, dopo un anno in B, non lo ritenne all’altezza di quel livello e lo mandò via. Per Maran ci furono ancora tre esperienze diverse e poi appese le scarpe al chiodo per mettersi a fare quello che più gli interessava: l’allenatore.

"Quattro anni dopo l’ultima gara in carriera, Maran tornò sul campo di gioco. Ma questa volta era seduto in panchina, al Cittadella. Tre stagioni con i granata, poi un anno al Brescia, uno col Bari, due alla Triestina ed infine Vicenza. Una carriera quasi decennale che gli ha insegnato tanto e dato molto dal punto di vista umano, un po’ meno da quello professionale. Il mister trentino non è mai riuscito a conquistare un grosso risultato alla guida delle sue squadre, ma ha sempre rispettato i piani di inizio anno. Col Brescia era in lotta per i play-off, ma, nonostante ciò, venne esonerato da Corioni in favore di Zeman sperando di raggiungere una promozione diretta. Le rondinelle chiusero il campionato a metà classifica.

"Adesso Maran lavora a Vicenza. Non è stato facile l’inserimento, avendo un trascorso recente alla Triestina, società nemica. I tifosi sono passionali e per digerire certe scelte ci vuole tempo. Ma i risultati del Vicenza hanno fatto cambiare idea ai supporter. I biancorossi attualmente militano a metà classifica nel gruppone composto da 10 squadre in 4 punti. È un momento particolare della stagione, perché una vittoria può voler dire un significativo balzo in avanti, così come una sconfitta rischia di essere un grosso passo indietro. I veneti, però, ci credono e vogliono riscattare la brutta partita persa contro l’Empoli fuori casa. Per il Toro non si prospetta una gara semplice.