- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
di Alessandro Salvatico
E' il momento degli sconfitti, in mix-zone. Sconfitti particolarmente sportivi nell'ammettere i proprii errori, a partire da Pasquale Marino, tecnico dei friulani.
di Alessandro Salvatico
E' il momento degli sconfitti, in mix-zone. Sconfitti particolarmente sportivi nell'ammettere i proprii errori, a partire da Pasquale Marino, tecnico dei friulani.Pasquale Marino, quanto ha influito la stanchezza di Coppa?Può darsi abbia fatto capolino, ma quel che ho visto è un deciso passo indietro; magari anche condizionato dalla stanchezza, ma sicuramente siamo stati poco brillanti, in campo. Non possiamo però usare queste attenuanti.Siete mancati nel ritmo, apparentemente.Nel ritmo, e anche nella lucidità, e mi riferisco ai calci piazzati. Non è la prima volta, ultimamente, che soffriamo sulle palle inattive, e in effetti il Torino non si è mai reso pericoloso su azioni manovrate.Cosa pensa del calcio di rigore richiesto dai suoi?Finchè non ci sarà una regola ben precisa, ci ritroveremo sempre a discutere su queste situazioni. Io penso che nessun difensore voglia toccare la palla con la mano in area di rigore, a meno che non sia costretto per evitare un gol, o che sia pazzo. Certo, oggi il braccio del giocatore del Torino era molto distante dal corpo, e credo abbia fattivamente evitato un pericolo o forse una rete all'Udinese; ma ne parleremo sempre, finché l'unico metro sarà la discrezionalità dell'arbitro.
Dopo l'allenatore, transita rapidamente anche Pietro Leonardi, direttore sportivo dei bianconeri.Pietro Leonardi, ci sono stati reclami da parte dei suoi, nel finale.Ritengo vano pensare che abbiamo perso per un episodio; quando non giochiamo, quando siamo passivi, perdiamo. Questa è la realtà, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità.La sconfitta deve farvi riflettere, dunque.Più che altro, non dobbiamo appellarci a nessun alibi. Il campo pessimo, la stanchezza, il rigore; non è nel nostro nè nel mio dna, lamentarci ed attaccarci a queste cose.Cosa le è parso del Torino visto oggi?Il Torino ha fatto quello che doveva fare. Ha giocato da squadra conscia della sua condizione, non è andata oltre le proprie possibilità; hanno fatto, ripeto, quello che dovevano fare. Noi, no.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Alessandro Salvatico
E' il momento degli sconfitti, in mix-zone. Sconfitti particolarmente sportivi nell'ammettere i proprii errori, a partire da Pasquale Marino, tecnico dei friulani.
di Alessandro Salvatico
E' il momento degli sconfitti, in mix-zone. Sconfitti particolarmente sportivi nell'ammettere i proprii errori, a partire da Pasquale Marino, tecnico dei friulani.Pasquale Marino, quanto ha influito la stanchezza di Coppa?Può darsi abbia fatto capolino, ma quel che ho visto è un deciso passo indietro; magari anche condizionato dalla stanchezza, ma sicuramente siamo stati poco brillanti, in campo. Non possiamo però usare queste attenuanti.Siete mancati nel ritmo, apparentemente.Nel ritmo, e anche nella lucidità, e mi riferisco ai calci piazzati. Non è la prima volta, ultimamente, che soffriamo sulle palle inattive, e in effetti il Torino non si è mai reso pericoloso su azioni manovrate.Cosa pensa del calcio di rigore richiesto dai suoi?Finchè non ci sarà una regola ben precisa, ci ritroveremo sempre a discutere su queste situazioni. Io penso che nessun difensore voglia toccare la palla con la mano in area di rigore, a meno che non sia costretto per evitare un gol, o che sia pazzo. Certo, oggi il braccio del giocatore del Torino era molto distante dal corpo, e credo abbia fattivamente evitato un pericolo o forse una rete all'Udinese; ma ne parleremo sempre, finché l'unico metro sarà la discrezionalità dell'arbitro.
Dopo l'allenatore, transita rapidamente anche Pietro Leonardi, direttore sportivo dei bianconeri.Pietro Leonardi, ci sono stati reclami da parte dei suoi, nel finale.Ritengo vano pensare che abbiamo perso per un episodio; quando non giochiamo, quando siamo passivi, perdiamo. Questa è la realtà, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità.La sconfitta deve farvi riflettere, dunque.Più che altro, non dobbiamo appellarci a nessun alibi. Il campo pessimo, la stanchezza, il rigore; non è nel nostro nè nel mio dna, lamentarci ed attaccarci a queste cose.Cosa le è parso del Torino visto oggi?Il Torino ha fatto quello che doveva fare. Ha giocato da squadra conscia della sua condizione, non è andata oltre le proprie possibilità; hanno fatto, ripeto, quello che dovevano fare. Noi, no.
© RIPRODUZIONE RISERVATA