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Masina: “Un onore vestire questi colori, Torino è una piazza che rimane dentro”

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Le parole del difensore granata in un'intervista alla Lega Serie A
Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 

Adam Masina ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Lega Serie A, dove ha avuto modo di raccontare se stesso. Il terzino del Torino si è definito soddisfatto del suo percorso compiuto finora, aggiungendo che la piazza del Torino sicuramente gli rimarrà sempre dentro. Sulla sua carriera il giocatore ha parlato così: "Se dovessi ripartire rifarei tutta la mia carriera come è andata. Sono molto soddisfatto del mio percorso, della mia maturazione, chiaramente qualche infortunio mi ha un po’ condizionato, ma ripartirei da dove ho lasciato. Sono contento del giocatore e dell’uomo che sono diventato. Ho trovato la piazza giusta al momento giusto".

Masina, l'esperienza al Torino

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Il giocatore ha parlato anche dei due allenatori avuti in granata, Juric e Vanoli: "Sono due filosofie di calcio diverse, non ne esiste una giusta e una sbagliata. Da entrambi ho imparato tanto, sono sicuramente due modi diversi, ma entrambi stanno benissimo dentro al concetto calcio". Successivamente il giocatore ha anche parlato della propria posizione preferita in campo: "Mi trovo bene sia nella difesa a tre, che a quattro. Ora non ha più alcuna differenza e ne sono molto contento, mi diverto con entrambi i moduli". Il giocatore ha poi parlato degli obiettivi stagionali del Torino, spiegando che la piazza merita il top: "In questo momento dobbiamo rimboccarci le maniche e cominciare a spingere. Io non amo fissare obiettivi, bisogna valutare il percorso durante la stagione. É chiaro che chiunque vorrebbe vincere lo scudetto o arrivare in Champions League. Partiamo con l'idea di giocarcela con tutti quanti e andare il più lontano possibile.

Masina e la doppia nazionalità

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Infine sulla sua doppia nazionalità:"Ho avuto l’onore di rappresentare le mie due facce (Italia con l’Under 21 e Marocco): quando ero a Londra nel Watford, l’allenatore Halilhodžić (ex ct Marocco) è venuto a trovarmi chiedendomi di far parte della spedizione del Mondiale 2022, ma alla fine non sono potuto andare perché mi sono rotto il ginocchio il mese prima".

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