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Sulla carta la partita si presentava impegnativa più per le condizioni ambientali e psicologiche che per l’effettivo tasso tecnico dei campani, però le partite si decidono in campo, non sui giornali o nelle chiacchiere da bar e il campo ha detto già dai primi minuti che non poteva esserci partita tra le due formazioni.
La Salernitana appariva confusa mentre il Torino era accorto e ogni qualvolta ripartiva dava l’impressione di poter far male anche perché il pressing alto campano non era accompagnato da un accorciamento della squadra e i granata superati gli avversari si trovavano davanti praterie da sfruttare. Così al 15 il Torino segna il gol più veloce di questa stagione dopo aver gettato al vento una occasione ancor più grande qualche minuto prima.
A questo punto sono d’accordo con Colantuono, una partita come questa va chiusa prima, non si può aspettare un tempo prima di raddoppiare, con il rischio di rimettere in gara una squadra inesistente nei due in attacco che viveva solo di inerzia e di esperienza a centrocampo.Su queste pause deve lavorare il mister, oggi è andata bene, spesso andrà bene in futuro perché comunque siamo più forti del resto della truppa, ma ci sarà il giorno che queste pause le pagheremo più care di come non l’abbiamo pagata oggi.
Il cinismo da grande squadra che spesso salta fuori nei secondi tempi bisogna che emerga prima. In effetti come già accaduto nei precedenti 3 a 0 (tre volte su cinque…non poco) nella ripresa il Toro ha approfittato della stanchezza del’avversario per poter chiudere la partita. Già prima della rete del capitano i granata hanno creato situazioni pericolose che per un niente non si sono concretizzate e così hanno continuato fino alla rete di Bianchi che ha chiuso la partita, perchè poi il Torino non ha voluto infierire su un avversario ormai ridotto in dieci.
Come già evidenziato nei precedenti articoli oggi abbiamo visto cose nuove rispetto alle precedenti partite; partiamo con Zoboli e Ogbonna difensori centrali che hanno superato a pieni voti la prova anche se l’attacco Salernitano era apparso già di suo molto spuntato con un Caputo prima punta di poco peso e Ciccio Cozza che è parso in affanno già dopo pochi minuti.
Buona la prova in mediana di Coppola, sempre presente nello schierarsi a baluardo della linea difensiva evitando così il passare di palloni pericolosi, meno buono l’esordio dal primo minuto di Ricky Vailatti, l’eterna promessa del vivaio granata e ultimo trait d’union tra il Torino Calcio e il Torino Fc non si è notato in fase di possesso palla mentre ha spesso faticato nel contenere le avanzate salernitane nella fascia di sua competenza.
Per il resto cose già viste con un plauso a Rivalta e a Diana per la discreta prova effettuata; la loro esperienza e duttilità ci permetteranno di raggiungere quanto prima l’obiettivo finale, dimostrando così di non venire schierati in campo solo per farli vedere a squadre potenzialmente interessate al loro acquisto.
Questo anticipo ci permetterà di godere di un giorno in più di riposo rispetto ai nostri avversari di martedì prossimo, ne abbiamo bisogno perché il Padova di questi tempi viaggia a mille.
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