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Mazzarri-Espirito Santo: la difesa a tre come credo ma diversi modi di interpretarla

Il confronto / Diversi aspetti in comune tra i tecnici di Toro e Wolves, che allo stesso tempo sono però profondamente diversi

Alberto Giulini

"Così simili e allo stesso tempo così diversi: Torino-Wolverhampton sarà anche occasione di scontro tra Walter Mazzarri e Nuno Espirito Santo. Due tecnici che sono infatti accomunati da una grande cura per la fase difensiva, interpretata però in maniera molto differente.

"ASSETTO DIFENSIVO - I due allenatori hanno in comune l'assetto difensivo, per quanto riguarda il modulo utilizzato. Anche gli inglesi giocano infatti con la difesa a tre, nello specifico un 3-5-2 che in fase di non possesso si trasforma in 5-4-1. A differenza di Mazzarri, Espirito Santo è decisamente meno spregiudicato. Mentre il granata lascia costantemente i suoi centrali in situazioni di uno contro uno, il tecnico dei Wolves è invece molto più accorto. Niente pressing alto come piace a Mazzarri, ma una squadra compatta in difesa e pronta a ripartire.

"COLPIRE IN CONTROPIEDE - Entrambe le squadre hanno il proprio punto di forza nella fase difensiva e qualche difficoltà in più in avanti. Il Wolverhampton è infatti solito chiudersi in difesa per colpire gli avversari in contropiede. I maggiori problemi, proprio come per il Toro, si presentano infatti quando i ragazzi di Espirito Santo sono chiamati a fare la partita anziché attendere l’avversario. Emblematico come contro il Pyunik, nella gara d’andata, i primi due gol del Wolverhampton siano arrivati proprio in contropiede.