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Mazzarri ora coccola e ripesca Ljajic: a questo Toro può servire ancora

Gianluca Sartori

Focus On / Il tecnico convoca il serbo nonostante un affaticamento durante la rifinitura e poi punta su di lui per provare a vincere la partita di Verona

"Sarà un caso, ma una volta chiuso il mercato in Russia, Adem Ljajic è tornato a sentirsi un giocatore del Toro. In realtà lo Spartak Mosca, il club a cui interessava il giocatore, non è mai andato vicino a trovare con il club granataun accordo e le possibilità concrete di una partenza dell'ex Inter e Roma verso la Russia non sono mai state alte, e la dead-line del 24 febbraio è passata in archivio senza sorprese. Fatto sta che a Verona, per la prima volta, Mazzarri lo ha utilizzato, optando per il suo ingresso a venti minuti dalla fine. Quando il Toro stava attaccando, in situazione di parità, per provare a vincere la partita. Quale poi sia stato l'esito della partita, certo, è un altro paio di maniche. La sua prestazione, però, è stata discreta: ha prodotto alcune buone cose, il talento serbo, dando l'impressione di potersi rendere pericoloso nell'ultimo passaggio o nel tiro da fuori. La sensazione è chiara: in un Toro in cui la qualità non abbonda, privarsi a priori di uno come Ljajic suona masochistico.

"DA EMARGINATO... - Mazzarri, ora, dà l'impressione di voler ripescare Ljajic dal dimenticatoio in cui lo aveva riposto negli ultimi due mesi. Nelle sei partite precedenti, il serbo era sempre rimasto in panchina; mai, nemmeno una volta, si era alzato per fare riscaldamento. Nel momento di fare cambi offensivi, il tecnico gli aveva preferito qualsiasi altra scelta avesse a disposizione nel parco attaccanti: da Berenguer ad Edera passando addirittura per Boyè, inserito a Reggio Emilia contro il Sassuolo e poi ceduto in prestito dieci giorni dopo. La cronaca degli ultimi giorni invece parla di un tecnico incline a coinvolgere nuovamente il giocatore.

"... A RIPESCATO - Mazzarri, infatti, ha convocato Ljajic nonostante avesse terminato la rifinitura del sabato con un affaticamento che aveva messo in dubbio l'opportunità di portarlo a Verona. E il suo ingresso a gara in corso era programmato: dopo un riscaldamento adeguato, iniziato praticamente a inizio primo tempo, il giocatore serbo ha messo a segno la sua prima presenza dal 16 dicembre. Anche il Gallo Belotti, in zona mista, ha accolto favorevolmente il rientro in squadra di Ljajic,il compagno che più di ogni altro l'anno scorso ha avuto meriti nel fornire palloni e rifornimenti ad un giocatore in grado di segnare 26 gol. Premettendo che "è il mister a dover fare le scelte sulla formazione", il bomber bergamasco ha sottolineato che "sappiamo tutti quanto sia forte Ljajic". Certo, ora starà al serbo riprendersi definitivamente il Toro: da primattore a ultima scelta, ora spera di fare il percorso inverso. Ha le carte in regola per farlo: il Torino ne avrebbe molto bisogno.