Walter Mazzarri intasca ancora una volta lo scalpo di Ivan Juric. Il croato non ha mai vinto contro il collega toscano e ora, dopo ieri, domenica 27 febbraio, il bilancio sale a due vittorie di Walter e due pareggi in quattro precedenti. Il Cagliari ha giocato in modo ordinato e ha sfruttato il suo buon momento di forma per passare sotto la Mole. A maggior ragione dopo il match di ieri si può confermare: il Cagliari è sempre più mazzarriano e può guardare con fiducia al prosieguo del campionato. Mazzarri merita sicuramente un plauso per quanto fatto dalla sosta natalizia in avanti, poiché è riuscito a trovare una quadra, rafforzando il suo 3-5-2 e potenziando la squadra in primo luogo sugli esterni. A tal proposito, Juric ha puntato dall'inizio su Ansaldi a sinistra e Vojvoda a destra; non felicissima la scelta di puntare sul 36enne argentino, al rientro dal primo minuto dopo quattro mesi, per fronteggiare un esterno con 14 anni di meno e molto in crescita come Bellanova.
Il Tema
Torino-Cagliari, Mazzarri incide a gara in corso. Juric non fa altrettanto
Mazzarri si conferma allenatore sofferto da Juric: quarto risultato utile di fila del toscano contro il croato
CALO - Il Torino di Juric è in una fase particolare della propria stagione, lo si capisce da tanti aspetti. Anzitutto sul piano mentale si nota una squadra dedita a prendersi qualche pausa in più del consentito. E così si spiega un altro gol preso da rimessa laterale, un gol che ha fatto infuriare il croato. Inoltre, così si spiega il mancato tentativo di reazione all'1 a 2 del Cagliari: il Torino nell'ultima mezz'ora non è riuscito a imbastire un vero arrembaggio, mentre nel primo tempo ha saputo rialzare la testa e organizzarsi dopo il momentaneo 0 a 1.
LETTURE - Bisogna anche dire che le mosse dalla panchina a partita in corso hanno fatto tutta la differenza del mondo all'Olimpico "Grande Torino". E hanno determinato la vittoria del duello di Mazzarri su Juric. Mazzarri ha cambiato l'inerzia della gara inserendo Pavoletti appena dopo il gol di Belotti dell'1 a 1. Questa sostituzione ha cambiato volto alla squadra sarda che è riuscita ad aumentare il peso offensivo e la dimostrazione lampante è stata immediata, con l'assist del centravanti per Deiola in occasione dell'1-2. Molto meno efficaci le mosse del tecnico granata. Con quasi mezz'ora a disposizione dopo il raddoppio sardo, i granata non sono riusciti a creare pericoli e di certo i cambi non hanno aiutato. In alcuni casi sono parse scelte improvvisate e per certi versi sorprendenti. Il riferimento è alla scelta di puntare su due punte in campo insieme: Juric ha sempre insistito sull'incompatibilità tra Sanabria e Belotti, ma ha fatto entrare il paraguaiano al 24' della ripresa al posto di Brekalo (peraltro fin lì uno dei migliori granata) provandolo da mezzapunta con Belotti prima e Pellegri poi, una scelta che il tecnico nel post-partita ha confermato essere stata presa sul momento e non studiata nel piano gara e che in ogni caso non è stata efficace. Insomma, come già capitato con il Venezia, anche in quest'altra partita interna Juric avrebbe potuto fare meglio. Mazzarri nell'arco della sfida l'ha superato e ha vinto con merito.
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