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dal nostro inviato a Omegna (Vb), Stefano Rosso - Finisce 14-0 l'amichevole tra il Torino e l'Omegna. Al del risultato, se il buongiorno si vede dal mattino sicuramente Riccardo Meggiorini ha già salutato a sufficienza. L'avversario, non bisogna dimenticarlo, è sempre l'Omegna, ma l'ex Novara si è dimostrato subito in forma calando una tripletta notevole: il primo è un piattone che toglie le ragnatele dall'incrocio, il secondo un pallonetto al portiere in uscita ed il terzo un'acrobazia sottoporta. Quasi come a dire: ''Ecco il mio repertorio'' con la speranza che le sue cartucce siano ben lungi dell'essere esaurite e che in campionato possa davvero ripagare la cieca fiducia che il tecnico Ventura ripone in lui.Per il resto, nel consueto valzer del gol, ci mettono il timbro anche Steva - di nuovo - Sgrigna (tripletta anche lui) e Vives, ma a colpire è l'ottima forma della mediana Basha-Vives, che sembrano aver più benzina della coppia Gazzi-Brighi. Una menzione particolare la merita anche Biagio Pagano: l'esterno è entrato a frazione di gioco iniziata ma con alcune sgroppate sulla fascia e soprattutto due splendidi assit ha rispolverato il suo destro e la sua bravura nell'andare al cross, gesto tecnico raro tra le file granata fino a due stagioni fa.
SECONDO TEMPO:
Due volte Sansone e Steva, Diop e Bianchi: com'era prevedibile il Toro archivia la pratica Omegna già nel primo tempo, andando al riposo sul 6-0. Le note liete del pomeriggio sul lago d'Orta arrivano però dalla distinta: nell'undici titolare infatti spicca il nome di Matteo Brighi, all'esordio assoluto in maglia granata in questo precampionato. Il ritmo dell'incontro non è certamente significativo - sebbene l'Omegna non lesini comunque impegno nè rinunci completamente a giocare - ma l'ex centrocampista della Roma dimostra di aver recuperato dal problema al polpaccio, pur faticando ancora dal punto di vista della tenuta fisica, e soprattutto di avere all'occorrenza anche il piede per dettare l'ultimo passaggio, cercando in più occasioni il lancio per gli inserimenti dei compagni in area di rigore.
L'unica nota negativa arriva, in chiusura di tempo, dalla sostituzione forzata operata da Ventura: dentro Sgrigna e fuori Diop. Nulla in contrario all'ex Vicenza, anzi, ma il cambio avvenuto anzitempo è stato dettato da un colpo alla cavaglia subito dal giovane classe '93 che, all'uscita dal campo, è subito rientrato negli spogliatoi in compagnia del dottor Misischi, il medico sociale del Torino.
PRIMO TEMPO:
(foto M.Dreosti)
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