Due giocatori già pronti, di cui un centrocampista mancino: sono queste le richieste di Juric per il mercato di gennaio. E sul tipo di profili, "se prendiamo qualcuno devono essere giocatori forti, poi nel caso non si riesca ci arrangiamo" ha spiegato il tecnico, e lo ha fatto con grande calma e serenità, mostrando un netto cambio di registro rispetto allo Juric che in passato era spesso parso polemico in tema di mercato. Un cambio di registro che inevitabilmente può aprire a diverse interpretazioni da parte degli osservatori: può esserci chi dietro questo atteggiamento più moderato teme si possa nascondere uno spirito di rassegnazione da parte del tecnico, ritenendo che l'allenatore abbia già deciso di lasciare a fine stagione. Chi invece è meno dedito all'esegesi delle parole ma guarda più ai fatti sa che il tecnico non ha mai dato l'impressione di un calo di interesse nei confronti della causa granata.
IL TEMA
Mercato e rinnovo: Juric cambia registro e si presta a diverse interpretazioni
Il giudizio positivo: "Un lavoro straordinario di tutti"
—Nel corso della conferenza stampa pre Torino-Verona, è stato toccato anche il tema del rinnovo contrattuale del tecnico. Attualmente Juric è vincolato ai granata fino al 30 giugno 2024, ma non è un mistero che da parte della società ci sia tutto l'interesse ad andare avanti con l'allenatore che negli ultimi diciotto mesi ha saputo risollevare la squadra. E proprio su questa prima metà del suo periodo granata il tecnico ha voluto esprimere un giudizio decisamente positivo: "Penso che abbiamo fatto tutti quanti un lavoro strepitoso. Siamo riusciti ad abbassare il monte ingaggi, l'età media della squadra, abbiamo guadagnato sul calciomercato e migliorato la classifica. Fare più di questo era difficile. Vedo positivamente questo ed il fatto che la società abbia migliorato le condizioni di lavoro investendo sul Filadelfia, abbiamo tutto quello che ci serve". Apprezzamenti, insomma, vengono fatti anche nei confronti della società, dopo tante punzecchiature più o meno esplicite nei mesi passati.
Rinnovo, tra apertura e condizioni: "Restare fermi sul posto non basta"
—A detta del tecnico i discorsi sul rinnovo non sono ancora entrati nel vivo ("per ora ci sono solo state chiacchiere, non abbiamo parlato di cose concrete"), ma da parte di Juric non sono affatto arrivati segnali di chiusura. "Quando arriverà il momento lo affronteremo e se fossimo tutti d'accordo sarebbe bellissimo" ha spiegato il croato, mostrando dunque un'intenzione di base che sembrerebbe non essere quella di chi ha già deciso di lasciare Torino. Certo, dipenderà poi da quali saranno le richieste del tecnico, che ha rilanciato al tempo stesso la palla alla società, chiamata ad alzare ulteriormente l'asticella: "Ora bisogna vedere se possiamo fare passi avanti per crescere anziché restare fermi sul posto, che non basta. Ci sono due cose su cui secondo me questa società può migliorare. Io le mie idee ce le ho, su dove abbiamo punti deboli, ma non abbiamo mai affrontato veramente l’argomento. Se fossimo sulla stessa linea di pensiero sarebbe bellissimo". In ogni caso, di futuro c'è tempo per parlarne. Ora l'attenzione va al presente e al campionato di Serie A che riparte.
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