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Metti Antenucci e Marchese su un piatto granata….

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di Gino Strippoli - Gli acquisti di Caceres e di Rodriguez hanno messo pezze o, meglio, turato le falle della barca difensiva granata in previsione campionato, dopo la defezione  di Ferronetti  e la possibile squalifica di Masiello....
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

di Gino Strippoli - Gli acquisti di Caceres e di Rodriguez hanno messo pezze o, meglio, turato le falle della barca difensiva granata in previsione campionato, dopo la defezione  di Ferronetti  e la possibile squalifica di Masiello. Ancora il cerchio difensivo non si è chiuso del tutto, manca ancora quel terzino sinistro che possa intercambiarsi con lo stesso Caceres, ma la linea difensiva granata può considerarsi quasi a posto. Sarà il campo a dire se le due pedine uruguaiane saranno degne di vestire la maglia di un Toro voglioso di far bene in serie A. Ad ogni modo, è difficile pensare che i nomi di Caceres e Rodirguez fossero sulla lista preparata due mesi or sono da Ventura. Non sono le prime  scelte questo dobbiamo ricordarcelo, quelle rispondevano ai nomi di Mesbah e Canini, due giocatori pronti e di esperienza per il massimo campionato. Ma quando si cercano le prime scelte bisogna non avere tentennamenti economici e mettere sul piatto i soldi che servono. Così non è stato, ma è già acqua passata. Oggi il presente  è “celeste” grazie ai due Rodriguez, gente di quantità. Caceres era onesto comprimario di una buona difesa della Liga. Rodriguez un gladiatore dell'area di rigore già sul taccuino di Bigon. Finì a Cesena perché l’ambiziosa  romagnola, con un vero e proprio blitz, lo soffiò al Napoli. Poi, sappiamo tutti com'è inziato e si è concluso il campionato cesenate, ma Rodriguez non ha mai lesinato impegno. Speriamo davvero che due acquisti in sordina possano rivelarsi "sorprese" in questo Toro.  Solo il tempo dirà se il ds granata ha avuto ragione. Comunque, ciò non basta a creare una vera linea Maginot perchè manca ancora un esterno basso mancino. Premesso che non è detto che chi arriverà sarà il titolare e Caceres la riserva, il Torino ha bisogno di un altro terzino sinistro di esperienza e qualità. In questo ruolo in Italia non ci sono tanti giocatori bravi, capaci di attaccare e di difendere, abbordabili economicamente. Tolto Pasquale, che vorrebbe tornare nella ‘sua’ Torino ma che Guidolin ritiene indispensabile, non rimangono in molti. Uno soprattutto: Marchese. Un nome e una garanzia, visto che il ragazzo è un prodotto granata ed arriva da un eccellente campionato nel Catania di Montella. Inoltre ha un solo anno di contratto. Da Catania per ora nicchiano sul rinnovo. Che aspettino un'offerta? Forse sì e forse quell’offerta potrebbe arrivare da Cairo che, in un sol colpo, potrebbe regalare a Ventura un elemento già pronto, magari insieme ad un attaccante di nome.... Antenucci! Era stato lo stesso Cairo, dopo aver perso il giocatore alle buste, a dire che il destino dell’ex bomber granata si sarebbe potuto ricongiungere con il Toro. Utopia?  Forse no... Il Catania, d'altronde, ha l’esigenza di monetizzare e liberarsi di due ingaggi in un colpo solo, senza perdere a parametro zero nel 2013 il cartellino di Marchese. Con quattro milioni i due giocatori si potrebbero portare via. In più Ventura si ritroverebbe un giocatore in attacco che conosce a memoria  i suoi schemi offensivi e, soprattutto, capace di giocare anche come esterno alto. “Prendi due, paghi uno” potrebbe essere il leit motiv sul volo Catania–Torino. Potrebbe concretizzarsi? Non lo sappiamo ancora. In questo pazzo mercato dove tutto è il contrario di tutto, un'ipotesi del genere può avere un suo senso logico: quello di dare a Ventura due elementi di qualità che possono irrobustire un organico ancora troppo scarno. Il ritorno di Antenucci non escluderebbe il possibile acquisto di Barreto. Se vuole vivere bene la serie A - e non attaccarsi alle bombole di ossigeno - il Torino deve completare il suo organico con giocatori di qualità ed esperienza. Ad esempio, l’accoppiata Tissone–Pazienza (visto che Vives rischia grosso) non sarebbe male. Un organico composto da Gazzi, Pazienza, Brighi, Tissone e Basha potrebbe essere un grande punto di partenza. (foto Campo)