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Miha, che belle parole per Cairo: ora il mercato per far decollare il rapporto

Gianluca Sartori

Editoriale / Se il tecnico è contento, con due-tre rinforzi al posto giusto potrebbe esserlo ancora di più

Se c'è una cosa di cui non si può dubitare riguardo a Sinisa Mihajlovic è la sua sincerità e la sua schiettezza. E le parole dette dal tecnico l'altra sera, in collegamento con la trasmissione Speciale Calciomercato su Sky Sport, non sono di quelle banali. Perchè il tecnico ha messo a tacere tutte le voci su un possibile logoramento del rapporto tra lui e il presidente Urbano Cairo in modo netto e chiaro, senza dare adito a dubbi.

Certo, nell'arco della prima stagione di Mihajlovic al Torino, ci sono stati alti e bassi. Un'annata in chiaroscuro terminata con qualche rimpianto, epperò in grado, al suo epilogo, di unire presidente e allenatore. E' stato chiaro, Mihajlovic: "Cairo e Petrachi sono l'ideale per fare calcio", le parole del tecnico serbo, che ha sottolineato di godere, in quel di Torino, di fiducia e autonomia. Cosa che evidentemente non sempre gli è successa in altre piazze. Non solo: il tecnico ha anche apprezzato la lealtà del suo presidente, che nei momenti meno facili della stagione non lo ha mai criticato pubblicamente, anzi, ha sempre fatto quadrato con lui, sui giornali e davanti alle telecamere.

C'era chi avanzava dubbi sul rapporto tra Cairo e Mihajlovic, chi ha persino messo in dubbio la permanenza del tecnico di Vukovar sulla panchina granata per il 2017/2018. Evidentemente il tecnico non è mai stato in discussione. E il rapporto tra Cairo e Mihajlovic è buono. Ora il mercato può farlo decollare: se Miha è contento, con quel paio di rinforzi giusti nel momento giusto potrebbe esserlo ancora di più. Quel che è certo è che senza sintonia tra società e tecnico difficilmente si ottengono risultati. Il primo ingrediente per arrivare in Europa c'è, ora si deve lavorare per il resto.