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gazzanet
"Il pareggio maturato nei minuti finali contro il Verona, un risultato che ha avuto l'effetto di una doccia ghiacciata per giocatori e piazza, ha innegabilmente messo in mostra un aspetto preoccupante di questo Torino: la fragilità psicologica. Non è tuttavia solamente il pesante risultato finale a certificare questa carenza dei granata, che l'avvio di questa stagione sembrava aver allontanato ma che invece sembra essere stata ereditata dall'anno passato e non ancora debellata, ma più in generale tutta la gestione della partita e del pallone nella seconda frazione di gara. Ricapitoliamo: all'intervallo il Torino vince 2-0, tra le mura amiche, senza brillare ma senza correre particolari pericoli nel complesso.
"Tutta la ripresa viene tuttavia disputata praticamente in affanno dai granata che, oltre ad avere il demerito di non chiudere definitivamente l'incontro, non riescono incredibilmente a mantenere il possesso della sfera lasciando agli scaligeri spazi ed iniziative e gettando via la sfera con troppa leggerezza. Questa tendenza viene amplificata notevolmente dall'uscita di Belotti e dunque dal momento in cui i padroni di casa si trovano a giocare con un uomo in meno: e proprio negli stessi minuti cresce esponenzialmente la pressione ospite, che questo Torino evidentemente poco sereno non riesce a contrastare. Le immagini non mentono, e nei successivi scatti andiamo a ripercorrere gli errori compiuti da alcuni granata nel minuto precedente alla discussa rete del 2-1 che ha riaperto la partita:
"In un primo momento Rincon riceve una punizione battuta da Lyanco e, dopo un primo dribbling riuscito bene, si intestardisce senza passare il pallone finendo per perdere il possesso sul contrasto di Zuculini. A fare discutere, poi, gli interventi di altri due granata: prima Molinaro (immagine 1) e poi Valdifiori (immagine 2) si ritrovano a dover gestire due palloni vaganti in area e, invece che alzare la testa per controllare la situazione e magari riuscire a ripartire con calma o comunque mantenere il possesso palla, spazzano via il più lontano possibile.
"A colpire ulteriormente il fatto che a compiere questi gesti siano stati tre tra i granata maggiormente esperti sul terreno di gioco: proprio a questo atteggiamento generale ha fatto riferimento lo stesso Mihajlovic nel post partita spiegando che, appunto da parte dei giocatori più esperti, si attende maggiore aiuto nella gestione della palla. "Dovevamo gestirla meglio" le parole del tecnico "Nel finale abbiamo perso la testa, sbagliando passaggi semplici, una volta rimasti in dieci. Questo non va bene. Molinaro? Gli dicevo che dovevamo gestire meglio la palla, perché abbiamo l’esperienza e la qualità per farlo”.
"In frangenti simili al finale di partita contro gli scaligeri, e questo i "senatori" lo sanno bene, è necessario trovare lucidità e tranquillità, ed il fatto che questo Torino abbia reagito in maniera totalmente opposta cercando di sbarazzarsi del pallone e soffrendo le incursioni avversarie è sintomo di una squadra, comunque, in confusione. La sosta Nazionali capita in questo senso a pennello, poichè questo sarà senza ombra di dubbio uno degli aspetti sui quali Mihajlovic dovrà lavorare con maggiore attenzione ed intensità: l'obiettivo non può che essere quello di infondere fiducia e tranquillità ad un gruppo che, evidentemente, è ancora poco sereno anche in situazioni di vantaggio. Una fragilità mentale collettiva già vista e discussa nella scorsa stagione, che questa volta il tecnico dovrà riuscire a debellare.
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