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gazzanet
È stato sincero, schietto e diretto come sempre Sinisa Mihajlovic, ieri pomeriggio, per tutta la durata della conferenza stampa tenuta in presentazione dell'incontro che quest'oggi il suo Torino affronterà sul campo dell'Empoli. D'altronde non è una novità, ed anzi è cosa nota che il carattere del serbo sia particolarmente improntato all'onestà sotto tutti i punti di vista se c'è qualcosa da dire, ecco che Miha lo dice senza troppi giri di parole nè veli di sorta. Ed in questo caso è toccato ad un argomento importante, fondamentale, essere analizzato e commentato dal tecnico granata ovvero il proseguo della stagione legato anche ovviamente agli obiettivi finali della squadra.
Mihajlovic ha così esordito, nella sua risposta, con uno sguardo in riferimento al mercato: "Io sono l'allenatore e devo allenare quelli che ho a disposizione, cercando di ottenere il massimo da tutti. La società ha fatto quello che ha potuto e ritenuto di fare. Il mercato non ha cambiato la nostra dimensione" Frasi che riducono all'osso la possibilità di differenti interpretazioni rispetto a quelle mirate dal serbo, e che certificano un cambiamento abbastanza netto rispetto all'inizio di stagione ed alle conferenze stampa e dichiarazioni relativa a quel periodo: una metamorfosi che nelle ultime settimane si è sempre più radicata.
"Il Toro ha una buona classifica" prosegue il condottiero granata "ha perso un po' di punti per strada ma oggi sta dietro le big e a una sorpresa assoluta (l'Atalanta, ndr). La squadra ha dimostrato di avere delle qualità, e sicuramente noi non ci arrendiamo e continuiamo a combattere fino alla fine, per correggere i nostri difetti e cercare di agganciare qualche squadra davanti. Ma senza illudere nessuno perchè poi i valori escono fuori" Proprio questa frase contiene in se l'intero cambiamento rispetto ai mesi precedenti, ed il concetto è cristallino: il Torino sì, certo, proverà fino alla fine ad agguantare l'Europa ragionando partita dopo partita per ottenere il massimo; e no, non c'è la volontà di rinunciare in partenza al raggiungimento di un arduo obiettivo che attualmente dista otto punti.
Però, c'è un però: tecnico e squadra sembrano essere consapevoli dei propri limiti e del fatto che centrare l'obiettivo equivarrebbe di fatto ad un'impresa, poichè quasi tutte le formazioni che precedono i granata sono effettivamente più attrezzate a livello di organico. Non è questa di certo una scoperta, ma è evidente come tonalità ed attenzioni nei discorsi del tecnico vertano ora su una differente visione della complessiva stagione: dall'ambizione emersa più volte affermando sin dall'inizio di puntare all'Europa League e di non porsi alcun tipo di limite, al realismo ed alla promessa di provarci fino all'ultimo ma senza voler illudere nessuno. Un cambiamento non da poco, che sottolinea l'appartenenza ad una certa dimensione che forse ad inizio campionato si pensava di poter superare: un'interessante e significativo cambio di direzione nelle dichiarazioni del serbo. Quel che è certo è che tecnico e Torino tutto, a partire da questo pomeriggio, daranno il massimo in ogni sfida per cercare di compiere quella che a questo punto è una vera e propria impresa.
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