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Milan-Torino 2-2, Vanoli in conferenza: “Alti e bassi sono parte del processo”

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Le dichiarazioni in conferenza stampa dell'allenatore del Torino al termine della sfida contro il Milan
Irene Nicola
Irene Nicola Redattore 

Al termine della sfida tra Milan e Torino, valida per la prima giornata di Serie A, il tecnico granata Paolo Vanoli è intervenuto in conferenza stampa per fornire un commento su questo match. Di seguito le risposte alle domande dei giornalisti presenti in sala conferenze allo stadio Meazza di Milano.

Quali sono le emozioni dell'esordio? "L'esordio è stato quasi perfetto. Emozionato a fare un esordio a San Siro, una fortuna. Uno stadio importante, iniziata la partita ci siamo concentrati. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, hanno dimostrato contro una grande squadra di poter far calcio. E' una base importante per una convinzione che si può fare qualcosa di più. Il processo fa parte di alti e bassi, hanno dimostrato che vogliono fare qualcosa di importante. La differenza è stata nei cambi"

Cosa è successo nel recupero? "Debacle? No, peggio loro che erano sotto 2-0 fino al recupero. Succede, la condizione ad agosto non è ottimale e quando i cambi ti mettono sotto pressione subiamo anche la fatica. Non siamo più riusciti ad alzare il baricentro, avevo idee di cambi ma i crambi di Lazaro e Bellanova hanno fatto sì che cambiassimo qualche cosa. Affrontiamo due squadre che a livello fisico ti mettono sotto stress, prima il Milan e poi l'Atalanta"

Quanto sei orgoglioso di questa prima? Ti immaginavi un Toro così avanti?"Non do un voto alla prima, siamo solo all'inizio. I processi fanno parte di alti e bassi. Oggi la cosa più importante è far capire ai ragazzi che si può fare qualche cosa di importante anche contro squadre importanti con gioco e idee. Poi abbiamo tanto da migliorare, siamo stati un po' lenti e poco fluidi nella fase di possesso. In fase difensiva come si è visto negli ultimi cinque minuti non abbiamo avuto forza e abbiamo avuto forse paura di alzarci. Lavorando sono tutte cose migliorabili"

Come ha creato un Toro così intenso sin dalla prima giornata? "Ho fatto tanta gavetta. L'esperienza con grandi allenatori mi ha dato certezze e sicurezze, oggi è stato un esordio che finalmente è passato. Il mio percorso è importante e sono stato fortunato a farlo con allenatori vincenti che mi hanno insegnato a lavorare sul dettaglio"

Cosa ha dato lei ai suoi giocatori e i giocatori invece a lei? "I ragazzi devo dire che da quando sono arrivato hanno dato una grandissima disponibilità e una voglia di provare qualcosa di nuovo. Poi non si può cambiare in trenta giorni un'idea di calcio che viene da tre anni. A volte, credo giustamente, i ragazzi si rifugiano in quello che hanno fatto in tre anni. La forza mia in questi trenta giorni è stata far capire cosa voglio e la mia idea di calcio. Lo stanno capendo a sprazzi, devono essere più continui. I quinti hanno fatto bene: Bellanova sul secondo palo, Lazaro ha fatto l'assist per Zapata. Poi c'è Borna Sosa che darò una grossa mano"

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