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MILAN, ITALY - JANUARY 12: Players of Torino FC look on during a penalty shoot out during the Coppa Italia match between AC Milan and Torino FC at Stadio Giuseppe Meazza on January 12, 2021 in Milan, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Il Torino esce sconfitto dal Meazza contro il Milan di Stefano Pioli. In 3 giorni granata e rossoneri sono stati due volte avversari, ma le partite sono state molto diverse tra loro. Se in campionato il Torino aveva sbagliato approccio e non aveva provato a giocare palla a terra, nella gara di Coppa Italia i ragazzi di Giampaolo hanno manovrato meglio e di più.
FASE OFFENSIVA - I numeri premiano infatti la squadra del tecnico di Giulianova. Più palloni giocati del Milan (979 i granata e 962 i rossoneri) e anche più passaggi (729 a 724). Numeri molto equilibrati comunque, così come il dato più importante, quello della precisione nei passaggi. L'84% dei palloni giocati del Toro è andato a buon fine, mentre per il Milan la percentuale è di 83%. Lo stile dei passaggi poi è stato molto diverso. Il Toro ha cercato ancora molti lanci (83, mentre la squadra di Pioli ne ha provati la metà), ma anche tantissime verticalizzazioni (231). Insomma, Giampaolo nel post-partita ha premiato l'impegno nel provare a giocare dei suoi, ma ha altrettanto fatto bene ad analizzarne alcuni limiti. Il più grosso è quello relativo i tiri. Il Milan ha calciato 12 volte da dentro l'area di rigore, mentre i granata appena 2.
FASE DIFENSIVA - Una spiegazione la si può dare guardando al baricentro delle due squadre. Quello del Torino era molto basso (41 metri), mentre i rossoneri sono stati principalmente con un baricentro alto (55 metri). Di conseguenza la squadra di Pioli ha costruito di più e palleggiato di più nella metà campo granata. Altra conseguenza è il recupero palla basso per il Torino e alto per il Milan. Come ha sempre spiegato Giampaolo, se la squadra non palleggia nella metà campo offensiva, difficilmente potrà recuperare il possesso vicino alla porta avversaria e la partita di Coppa è stata l'ennesima dimostrazione di questo problema della squadra. A sorridere ai granata sono i dati relativi ai contrasti. Rincon e compagni ne hanno vinti di più (13 a 6) e hanno intercettato più palloni (27 a 15). Quindi da un punto di vista difensivo si può criticare poco al Toro, che - con i propri limiti - ha provato a giocarsela al Meazza.
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