All'esordio in campionato, Paolo Vanoli non riesce a battere il Milan di Fonseca nonostante i due gol di vantaggio. Meritatamente avanti grazie a un'autorete di Thiaw e al gol di Zapata, i granata sono riusciti ad avere il controllo del match per gran parte della partita chiudendo gli spazi e riuscendo a spegnere il possesso palla rossonero. Il Milan non è mai riuscito a dare continuità nelle azioni, con Vanoli che non ha mai rinunciato a fare la partita, guadagnando campo sulla squadra rossonera grazie al lavoro degli esterni Lazaro e Bellanova. "I quinti hanno fatto bene: Bellanova sul secondo palo, Lazaro ha fatto l'assist per Zapata" ha dichiarato Vanoli. Il 3-5-2 usato da Vanoli permette uno scorrimento della palla per vie orizzontali prima di innescare la profondità e bisogna sottolineare che i due gol realizzati dal Torino nascono dalla manovra, non sono frutto della casualità. Le azioni che hanno portato ai due gol sono situazioni provate e riprovate da Vanoli durante la preparazione estiva, studiate nei minimi dettagli, che hanno visto protagonisti alcuni giocatori chiave del reparto offensivo granata. Menzione d'onore agli esterni e al neocapitano granata Duvan Zapata, subito decisivo in una partita in cui ha messo in mostra la sua grande abilità nel gioco aereo.
Postpartita
Milan-Torino, Vanoli sfiora l’impresa: i cambi salvano Fonseca
I Cambi di Vanoli: Sazonov non ha convinto
—La differenza l'hanno fatta i cambi. Fonseca nella ripresa ha cambiato le sorti del match inserendo a partita in corso Theo Hernandez, Morata, Rejinders e Okafor, cambi dal peso specifico più alto rispetto a quelli a disposizione di Vanoli. Il tecnico lombardo al 60' ha sostituito Antonio Sanabria con Che Adams, un cambio preparato per dare maggiore forza alla fase offensiva e che ha portato al raddoppio 8 minuti più tardi. Successivamente Vanoli ha inserito Tameze per Ilic, per aumentare la fisicità in mezzo al campo, e Karamoh per Zapata a causa dei crampi. Nel finale Vanoli è stato costretto a utilizzare l'ultimo slot dei cambi sostituendo i quinti di centrocampo. A causa delle sostituzioni forzate di Bellanova e Lazaro nel finale, la partita è cambiata: "La differenza è stata nei cambi. Non siamo più riusciti ad alzare il baricentro, avevo idee di cambi ma i crampi di Lazaro e Bellanova hanno fatto sì che cambiassimo qualche cosa". Il doppio cambio all'88esimo ha cambiato inesorabilemente le sorti del match. Al posto degli esausti Bellanova e Lazaro, Vanoli ha inserito Sazonov, centrale nella linea a 3 con lo spostamento di Vojvoda sulla sinistra come quinto, e Dembele che si è disposto sulla fascia destra. L'idea iniziale di Vanoli era quella di inserire il classe 2005 Njie come quinto per continuare a spingere sulla corsia esterna e non rischiare di far guadagnare campo alla squadra locale, ma le condizioni di Bellanova e Lazaro hanno cambiato i piani del tecnico lombardo. L'ingresso di Sazonov si è rivelata una mossa poco efficace, risultando troppo passivo al centro della difesa.
Prime apparizioni per i nuovi acquisti: Coco titolare, Adams al posto di Sanabria nella ripresa
—Nella sfida di San Siro Vanoli ha schierato anche i nuovi acquisti Samuel Coco e Che Adams: "Dei nuovi sono molto contento perché sono giocatori funzionali, siamo fortunati ad avere Coco con noi perché anche oggi ha dimostrato le sue qualità. Adams sta iniziando a capire quali sono le mie richieste". Non hanno sfigurato i nuovi acquisti del mercato estivo granata, subito protagonisti nell'esordio stagionale a Milano. Coco, partito nell'undici titolare, ha dimostrato subito grande padronanza e leadership al centro della difesa, risultando decisivo soprattutto su Morata. Adams, entrato all'ora di gioco al posto di Sanabria, ha dimostrato di essere importante nella manovra offensiva di Vanoli, dando un grande contributo nell'azione del secondo gol. Non dobbiamo dimenticare che la squadra è ancora incompleta, soprattutto in difesa, con Vanoli che attende il ritorno di alcuni giocatori chiave come Gineitis, Vlasic, Schuurs e il nuovo arrivato Borna Sosa.
Articolo a cura di Eugenio Gammarino
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