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CONTROCORRENTE

Milinkovic-Savic ma cos’hai combinato!

Gino Strippoli

Torna l'appuntamento con Controcorrente di Gino Strippoli: "Bastano due minuti all’Udinese per battere il Toro"

Facile e difficile parlare di questa partita vinta dall’Udinese sul Torino. E’ facile perché la battuta d’arresto dei granata è arrivata nei tempi di recupero quando tutti si erano convinti (almeno tra i granata) che la partita sarebbe finita in parità, un risultato più o meno giusto. E’ invece difficile da analizzare quando vedi un Toro che per tutta la partita subisce la prestanza fisica degli avversari, senza per altro trovare quasi mai il bandolo della matassa della gara. Eppure le azioni più belle e colorite sono state senza dubbio quelle granata e l’inizio era stato promettente per la squadra di Juric, con Vojvoda  che dopo una cinquantina di secondi si involava in area bianconera per servire Sanabria e solo il  disperato intervento di Becau salvava l’Udinese in angolo. Sembrava il solito Toro ma piano piano i ragazzi di Cioffi hanno preso le misure ai granata facendo valere la fisicità, che guarda caso è una delle caratteristiche del Toro di quest’anno. Uno scontro fisico che ha quasi sempre visto vincere i bianconeri di Udine mentre il solo Buongiorno, finché è rimasto in campo ha prevalso da grande centrale su ogni avversario. Questa è l’unica nota positiva di questa partita: la prestazione positiva del ragazzo cresciuto nel vivaio granata che ha dimostrato come possa reggere il confronto anche contro attaccanti potenti come Beto. Sicuramente bello lo schema su punizione battuta da Mandragora, con finta di Lukic e verticalizzazione per Brekalo, beccato in millimetrico fuorigioco. Ancora un azione da spettacolo impostata da Vojvoda, strepitoso il suo stato di forma, che parte in contropiede  per dare a Brekalo un bel pallone in profondità, palla diretta in area con doppia finta di Zima e Sanabria per l’accorrente Singo che tira in velocità a colpo sicuro ma il portiere devia in angolo. Sicuramente per la velocità dell’azione avrebbe meritato ben altra sorte. Ecco, il Toro è tutto qui perché l’Udinese ha pressato i granata sin sulla trequarti mettendo in difficoltà l’impostazione dei granata.

Una partita nervosa e sporca, con tanti falli, due squadre che per il maggior tempo della gara si sono affrontate in 30 metri di campo con molta aggressività. 95 minuti che sarebbero dovuti finire con un buon pareggio visto che i difensori granata si sono comportati tutti bene ma poi arriva il doppio patatrac di Milinkovic-Savic che battezza malissimo una punizione da fuori area di Molina, mettendo solamente due giocatori in barriera, pensando ad una battuta aerea poi con la rasoiata  del bianconero parte in netto ritardo facendosi trafiggere al 92'. Basterebbe questo a sconfiggere il Toro ma per migliorare il suo errore pensa bene di riproporre le sue sicure uscite: su un pallone innocuo che scende a candela l’estremo difensore granata schiaffeggia la palla verso terra maldestramente con Pussetto che se ne impossessa e si invola in dribbling in area, poi atterrato dallo stesso Milinkovic-Savic.

Purtroppo questo portiere dimostra ancora una volta, come già accaduto contro Sampdoria e Sassuolo, tutti i suoi limiti e le sue insicurezze nelle uscite e anche nel posizionare la barriera. La sicurezza in un portiere è tutto, non si possono accampare scuse del tipo: "Ma è il primo campionato" . Un portiere se fa questo ruolo deve saper comandare la difesa e soprattutto essere grintoso e reattivo, qualità che il portiere granata sta dimostrando di non avere. Nessuno vuole gettargli la croce ma è indubbio che se ha preso pochi gol in campionato molto merito è della retroguardia granata e dei centrocampisti che spesso riescono a evitare e arginare gli avversari di arrivare al tiro. Con la sua altezza dovrebbe far preda di tutti i palloni alti invece sembra che vada incontro al pallone con troppa faciloneria e in maniera scialba senza grinta, senza agguantare il pallone con la forza giusta. E’ un problema!