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Missione compiuta!

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Il Torino non esce battuto da San Siro anche se è la prima squadra che non segna ai rossoneri.Ci ha provato, non ha solo difeso e qualche occasione interessante l’ha anche creata.Ci voleva, questa bella prova generale dove tutti hanno...
Redazione Toro News

Il Torino non esce battuto da San Siro anche se è la prima squadra che non segna ai rossoneri.Ci ha provato, non ha solo difeso e qualche occasione interessante l’ha anche creata.Ci voleva, questa bella prova generale dove tutti hanno fatto bene il compito loro assegnato da Novellino, dopo le precedenti prove altalenati e non completamente soddisfacenti.

Grande attenzione in fase difensiva dove i due centrali sono stati avvantaggiati dal fatto che il Milan gioca con una punta sola, la difficoltà a questo punto era quella di limitare Seedorf e Kakà ma Comotto e i tre centrocampisti hanno svolto discretamente il lavoro, anche Lanna sulla fase sinistra ha disputato una buona prova sia in fase difensiva che nell’aiuto all’azione offensiva.Comotto poi non ha solo difeso ma soprattutto nel secondo tempo ha spinto parecchio in avanti agevolato dalla copertura di Bottone, ma anche nel primo tempo Motta si era spinto in avanti.Corini ha fatto una partita di grande spessore tecnico e tattico riuscendo sempre a raddoppiare sul compagno in difficoltà e proponendosi sempre da appoggio o da sostegno ai compagni in possesso di palla, penso che il fatto di avere due mediani al suo fianco lo abbia agevolato, da applausi la prova di Zanetti che ha corso tamponato raddoppiato e si è anche proposto per il tiro.Tornando alla linea difensiva c’è da registrare l’ottimo rientro di Natali che in coppia con Dellafiore non hanno praticamente concesso nulla centralmente agli attaccanti avversari, peccato che si sia ancora dovuto fermare a causa di problemi muscolari ma il Di Loreto visto negli ultimi tempi lo saprà sicuramente rimpiazzare degnamente.La coppia di trequartisti Di Michele Rosina ha funzionato meglio della R2 avvantaggiata dalla maggiore mobilità di David rispetto ad Alvaro, come ha funzionato meglio Bjelanovic rispetto a Ventola apparso probabilmente l’unico sottotono in questa serata milanese.Il passare dei minuti senza subire reti anche di fronte a pericolose palle gol ha sicuramente rinfrancato i granata e irritato i rossoneri apparsi abbastanza imprecisi sottoporta, su questo ha influito la prestazione “monstre” di Sereni che ha parato tutto il parabile andando in difficoltà solo nella ripresa contro Inzaghi, ma per nostra fortuna l’ex gobbo ha sparato alle stelle e così non ci siamo dovuti sorbire una delle sue irritanti esultanze.

Buona per non dire ottima la gestione dei due cambi tattici operati da Novellino, che ha sostituito un opaco Ventola per un più produttivo Bjelanovic e tempestivamente ha sostituito Motta ai primi accenni di stanchezza con l’ingresso di Bottone più adatto a giocare in un ruolo centrale.Novellino nei primi commenti ha ammesso che lascerà il suo amato 442, se ci sarà sempre l’attenzione di oggi si può difendere in certi frangenti anche solo in 7 per poi ripartire velocemente e creare scompiglio con i tre davanti

Un rimpianto va alle partite passate, avessimo sempre giocato con l’attenzione sfoderata oggi, probabilmente avremmo qualche punto in più, non siamo una squadra che può permettersi di giocare al di sotto del 90% contro nessun avversario e la classifica lo dimostra, però è altrettanto vero che se giochiamo al massimo delle nostre possibilità possiamo rendere la vita dura a chiunque.

Un appunto negativo va alla scelta dei tacchetti, spesso i nostri scivolavano sul prato di San Siro, oltre all’elevato numero di palle perse ma qui il discorso cade sulla tecnica (non sopraffina in parecchi nostri elementi) e sulla tattica (poco movimento senza palla).Riguardo a quest’ultimo fondamentale, la presenza di Di Michele sicuramente può far cambiare il quadro tattico perché è l’unico dei giocatori offensivi che ama ricevere palla in movimento.