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Sul pullman scoperto, lui non c'era. A ballare in discoteca, la sera, nemmeno. Ma di più, e prima: non era presente neppure allo stadio, ad assistere all'ultima e alla più bella delle 21 partite casalinghe.
Parliamo non di...
Sul pullman scoperto, lui non c'era. A ballare in discoteca, la sera, nemmeno. Ma di più, e prima: non era presente neppure allo stadio, ad assistere all'ultima e alla più bella delle 21 partite casalinghe.Parliamo non di uno qualunque, ma di qualcuno che sulla promozione in A ha messo una bella firma, qualcuno che dovrebbe sentirla parecchio sua: parliamo di Alen Stevanovic.
Non convocato per la gara contro il Modena (al pari di Guberti e altri), il centrocampista serbo é stato sorpreso da alcuni tifosi, scuro in volto, in un bar nei pressi dello stadio pochi minuti prima del fischio d'inizio del match di domenica. Questi, stupiti nel vederlo lì a quell'ora, ricevevano in risposta borbotii ingrugniti: insomma, era di pessimo umore, Steva. La mancata convocazione lo ha addolorato, forse più di quanto mister Ventura si sarebbe aspettato da una propria legittima scelta.
E così, Steva, non ha partecipato alle festa, neppure in seguito. Peccato specialmente per lui, perché, con il carattere che si ritrova, apparentemente burbero ma pronto al sorriso, si sarebbe divertito e scatenato assai. Certo, nemmeno l'ambiente interno ha gradito molto la sua autoesclusione; tutto pare rientrato però ieri, quando la squadra si é recata a Milano per il 55° compleanno del presidente Cairo. Il 21enne talento avrebbe chiarito tutto, sarebbe stato perdonato ed i rapporti sarebbero rapidamente tornati sereni. Capita, con questo ragazzo spigoloso eppure positivo, campione in potenza cui appartiene una bella fetta della dolcissima torta della promozione.
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