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Prima della seduta pomeridiana di allenamento, Marco Motta ha incontrato i giornalisti nella conference room del centro Sisport. Si è parlato di Inter e di Roma, mentre su se stesso il ragazzo ha fatto capire che gli...
"Prima della seduta pomeridiana di allenamento, Marco Motta ha incontrato i giornalisti nella conference room del centro Sisport. Si è parlato di Inter e di Roma, mentre su se stesso il ragazzo ha fatto capire che gli piacerebbe restare a Torino per giocare. A proposito di chi potrebbe lasciargli il posto, ecco che relativamente alle esternazioni di Gianluca Comotto la sua risposta è stata concisa, distaccata, ma anche caustica: “Ho seguito poco la cosa. Io penso di doverne rimanere estraneo, non voglio rispondere a dichiarazioni di terzi. Certo, per il bene del Toro sarebbe meglio fossimo tutti uniti, fino alla fine”.
"UMORE. “Non può essere dei migliori. Abbiamo realizzato sì una buona prestazione, ma i punti sono gli stessi di prima”. Al terzino si fanno notare le occasioni da rete mancate dalla squadra contro l’Inter: “Premettendo che escludo che non siamo più capaci di tirare in porta, più che parlarne tra noi preferiamo provare e provare, l’unico modo che conosco io è lavorare. Recoba e Di Michele sono due grandissimi giocatori, ci potranno dare una mano, come ce l’han già data”.
"COMPLIMENTI. Dopo la sostituzione, De Biasi ha cercato Motta per stringergli la mano: “Mi ha fatto molto piacere. Io ero uscito e non mi ero recato da lui perché era impegnato a parlare con dei compagni, poi è venuto lui a cercarmi. I complimenti del Mister fanno molto piacere, ma anche da Novellino ne avevo ricevuti, ed il piacere è lo stesso”.
"CAMBIAMENTI. Domenica sera, chi ha visto la partita ha visto un gran bel Toro, nemmeno parente di quello “ammirato” a Marassi una settimana prima. “Personalmente, io ho profuso lo stesso impegno a Genova e contro l’Inter, è poi normale che il cambio d’allenatore porta una ventata d’aria fresca, legata anche solo proprio al cambiamento in sé. Non credo però sia stata una scossa destinata ad esaurirsi così, ma lo vedremo domenica sera. Ogni allenatore ha il suo modo di lavorare e di pensare: non abbiamo ancora visto nulla, capiremo poi se è cambiato davvero qualcosa”.
"PERSONALMENTE. Il capitano dell’Under 21 parla della sua stagione in granata: “Giocare con continuità mi rende felice, mi dà l’opportunità di migliorarmi. Il mio ruolo? Ho sempre detto che è quello di terzino e non di laterale di centrocampo, l’ho sempre ribadito; poi, l’esterno alto l’ho fatto quest’anno e anche in passato, ma il mio ruolo naturale è quello di terzino destro. Un anno a Torino fa crescere. Ci sono molte pressioni, positive; è una piazza che si aspetta molto. I momenti più difficile a titolo personale sono stati due: il grosso spavento dopo l’infortunio, quando poi per fortuna si trattò solo della rottura del menisco; e dopo Siena, quando venni squalificato e vedevo il campo davvero poco. Ma so che in ogni situazione il rimedio può essere solo lavorare, anche a testa bassa, e l’ho fatto”.
"FUTURO. A Motta vengono chieste delucidazioni sulle proprie prospettive o intenzioni relativamente alla prossima stagione: “Domenica, l’avversario è la Roma, e io penso ad una partita per volta. Poi ci sarà il Napoli. Ma tutte le partite sono importanti, tutte. Attualmente la mia priorità è solo la salvezza, per cui al mio futuro nemmeno sto pensando; a fine stagione, poi, le due società si siederanno intorno a un tavolo per discuterne. Qui mi sono trovato molto bene, è una società che stimo, le sensazioni che ho sono positive. Di sicuro, ora ed il prossimo anno devo avere la possibilità, ovviamente meritandomela, di giocare con continuità”.
"TOTTI & C. Come ha detto lui, domenica l’avversario è la Roma. “Essendo Totti un grande giocatore, che spaventa tutti, la sua assenza può essere un vantaggio per noi. Loro sono comunque una grande squadra, che dovrà riscattare la prestazione non brillantissima contro il Livorno e vincere per puntare ancora allo scudetto. Non so se il Mister cambierà qualcosa, se troverà soluzioni migliori ben venga. Personalmente, per me cambia poco: sono un terzino, e giocare con il 4-4-2 o con il 4-5-1 non mi sposta troppo, ho comunque sempre Diana davanti a me, con il quale mi trovo molto bene”. Terminata la conferenza, Motta è corso a prepararsi per la sessione di allenamento cui parteciperà agli ordini di De Biasi, e di cui vi daremo conto.
"“E’ vero che sbagliando s’impara…ma se si sbaglia il meno possibile, è meglio!”.
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