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BOLOGNA, ITALY - NOVEMBER 06: Paro Matteo second coach of FC Torino and Thiago Motta head coach of Bologna FC during the Serie A match between Bologna FC and Torino FC at Stadio Renato Dall'Ara on November 06, 2022 in Bologna, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Il Torino è stato respinto all'esame di maturità dopo la vittoria prestigiosa sul Milan. A Bologna la differenza l'hanno fatta le sostituzioni effettuate a partita in corso da Thiago Motta. La sfida con Juric (a distanza, visto che il tecnico granata era squalificato) tra i due ex compagni ai tempi del Genoa è quindi stata vinta in maniera netta dall'attuale allenatore del Bologna. All'intervallo Thiago ha stravolto la corsia di sinistra inserendo Lykogiannis e Vignato per Cambiaso e Barrow; al 58', Soriano e Orsolini hanno rilevato Ferguson ed Aebischer. Così il Bologna ha cambiato pelle e con i nuovi interpreti ha meritato di portarsi a casa la contesa. Lo stesso impatto sulla gara non l'hanno avuto i giocatori subentrati del Torino. Radonjic per Vlasic non ha dato il brio necessario nella seconda metà della ripresa e i problemi di marcatura non sono venuti meno con l'uscita di Lazaro per Vojvoda (anzi, entrambi i laterali difensivi sono colpevoli sui due timbri rossoblù). Nel finale nemmeno gli inserimenti di Seck e Rodriguez hanno contribuito alla riscossa granata. In altre parole, dalla panchina Motta ha inciso molto di più rispetto alla coppia formata da Ivan Juric e Matteo Paro.
Discorso a parte merita Karamoh. L'ex Parma è come se abbia disputato la partita da titolare, essendo subentrato a Pellegri dopo appena 4 minuti per l'infortunio dell'attaccante. L'uscita di Pellegri, e la contestuale assenza tra i convocati di Sanabria, si è fatta sentire perché, come nel derby della Mole, il Torino si è trovato senza un riferimento offensivo; Karamoh non è ancora pronto per coprire il ruolo, come ha ammesso lo stesso Paro nel postpartita (“Perdere un giocatore dopo dieci secondi ti condiziona la partita. Stiamo lavorando con Karamoh in quel ruolo ma non conosce ancora bene le situazioni). Sicuramente perdere il proprio centravanti dopo pochi secondi (e doverlo sostituire con un giocatore di tipo diverso) fa saltare un certo tipo di piano gara che era stato preparato, e questa può essere considerata un'attenuante.
In ogni caso lo stesso Paro, vice di Juric, ha evidenziato l'efficacia delle scelte dalla panchina di Motta. Ha infatti sottolineato che il Bologna della seconda parte della partita aveva una carica differente. "Sicuramente nella ripresa loro con i cambi hanno messo un po’ di energia. Noi non dico che non abbiamo sofferto, ma potevamo tranquillamente gestire meglio alcune situazioni e loro ci hanno puniti" ha precisato Paro (LEGGI QUI). Nel primo tempo il Torino aveva preso bene i riferimenti al Bologna, aveva rubato qualche pallone interessante e aveva provato, con alterne fortune, a creare. Nella ripresa, invece, i volti nuovi in casa rossoblù hanno sgretolato le certezze granata e il Bologna è cresciuto minuto dopo minuto. "Ci è mancata un po' la gestione della palla perché potevamo muoverla meglio in più di una situazione" ha giustamente analizzato Paro. Il Torino ha così fallito l'esame di maturità. Non era una partita semplice, ma per come si era messa poteva essere gestita meglio. Invece, dopo il trionfo sul Milan è arrivata la doccia fredda della rimonta patita a Bologna e così i granata tornano nel limbo a due giornate dalla lunga sosta per il Mondiale in Qatar.
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