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Movimento che diventa confusione

Redazione Toro News

di Valentino Della Casa

Le azioni offensive del Torino sono parse, ieri, ancora una volta fortemente scontate, lente e macchinose. Tuttavia, è difficile imputare tutte le...

di Valentino Della Casa

"Le azioni offensive del Torino sono parse, ieri, ancora una volta fortemente scontate, lente e macchinose. Tuttavia, è difficile imputare tutte le “colpe” alla linea mediana, perché, come detto, i miglioramenti in fase di impostazione, seppur timidi, ci sono stati. In questo caso qualche critica in più va al trequartista e alla seconda punta, nello specifico Gasbarroni (ieri non in formissima, come invece abbiamo apprezzato nelle partite precedenti) e Di Michele, rei non tanto di non avercela messa tutta, quanto piuttosto di avercela messa male.

"Le azioni d'attacco, infatti, sono state spesso fumose, dove si cercava la giocata del singolo, a scapito di una manovra più ragionata del collettivo. Inoltre, spesso e volentieri si notava la propensione a “tornare indietro”, a non cercare la verticalizzazione (anche perché quasi mai si aggrediva lo spazio, pecca gravissima questa). Una volta arrivati al limite dell'area, la palla continuava ad essere passata per linee orizzontali, permettendo alla difesa avversaria di schierarsi comodamente, e neutralizzare senza clamorosi patemi le azioni granata.

"Altra piccola critica, soprattutto dal punto di vista tattico, è indirizzata a Rolando Bianchi. Lungi dal voler sminuire la voglia e la grinta del bomberone granata (che anzi apprezziamo), potrebbero però essergli controproducenti tutti quei suoi tagli da una zona del campo all'altra: l'attaccante infatti perde di sicuro lucidità, e potrebbe essere meglio sia per lui, sia per la squadra, ricevere i cross (e quindi sfruttare le sue qualità aeree) piuttosto che farli ai ben più piccoli Gasbarroni e Di Michele.

"Con più verticalizzazioni, e maggiore organizzazione tattica lì davanti, ad ogni modo, il Torino ha tutte le carte in regola per tornare a giocarsela e conquistare quella promozione che ancora non è un miraggio.

"(foto: M.Dreosti)