La moviola di Fiorentina-Torino 2-0: l’errore di Mariani, il teatrino di Chiesa e l’ingenuità di Millico

"Il vizio di fischiare in anticipo. Ancora una volta il Torino viene penalizzato, oltre che da una prova non all’altezza, da un fischio affrettato e sbagliato di Mariani. Per nulla positiva la direzione dell’arbitro della sezione di Aprilia che è sembrato molto confusionario nel giudicare tanti contatti. Il culmine a 25 minuti dalla fine quando ferma un’azione da goal del Toro per un contatto leggero tra  Millico e Chiesa, facendosi ingannare dall'urlo e dalla sceneggiata del 25 viola, non nuovo a questo genere di cose. Ma andiamo con ordine.

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"A fine primo tempo, intorno al minuto 45’ Bremer prova a staccare di testa spalle alla porta ma viene tenuto giù da Pezzella che lo affonda con il gomito sulle spalle. Proteste granata, Mariani lascia correre, scelta che sembra giusta vista la lieve entità del contatto. Nel mezzo una serie di contatti lievi sanzionati, altri più gravi non sanzionati. Esempio perfetto è Zaza: prima gli viene fischiato contro un fallo (che non c’era) su Pulgar, poi non gli viene concessa una punizione (che c’era) quando viene atterrato da Pezzella. Si arriva così all’episodio del minuto 65’, nel clou della reazione (se così si può chiamare) del Torino. Contropiede granata, il pallone arriva a Edera che se lo sposta sul sinistro e trova l’incrocio dei pali. Tutto fermo, però, perché Chiesa è a terra e Mariani ha fischiato prima che Edera calciasse. Il replay mostra in maniera inequivocabile la simulazione di Chiesa e l’ingenuità di Millico: benché il fallo non ci fosse, il braccio del numero 22 è inutile. Serve solo a dar modo a Chiesa di ingannare Mariani, che invece di lasciar correre e rivedere poi al VAR, si fida dell'urlo del giocatore viola, fischia e vanifica il goal di Edera. E' la seconda volta che all'attaccante granata viene tolto un gol in questo modo: già contro l'Udinese l'arbitro Maresca aveva fermato un'azione promettente per un abbaglio (nessun fallo di Zaza ma scontro tra due difensori friulani).