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“Abbastanza bene. Ormai ho recuperato, per sabato sono a disposizione, poi deciderà il mister”.
La sua aspettativa...
Roberto Muzzi, come sta innanzitutto?
"“Abbastanza bene. Ormai ho recuperato, per sabato sono a disposizione, poi deciderà il mister”.
"La sua aspettativa però è quella di scendere in campo subito, non è vero?
"“La voglia di giocare e di fare bene è tanta, è ovvio. Però non voglio neppure rischiare. I medici mi hanno tranquillizzato, anche se fare allenamento è giocare una partita è differente. Poi io non sono uno che si risparmia…”
"A Roma, quando aveva 18 anni, si è fatto male di brutto proprio per non volersi risparmiare…
"“Era una partita di Coppa delle Coppe, contro il Tampere, la squadra era in emergenza e io sono andato in campo anche se non ero ancora a posto. Dopo uno scatto mi sono rotto: fu uno strappo, rimasi fuori tre mesi. Paura che possa ricapitare? Speriamo di no, comunque tocco ferro…”.
"Come ha visto il Toro da fuori?
"“Contro il Pescara sapevamo che era una gara difficile e così si è confermata. Siamo stati bravi a rimediare, poi poco fortunati perché le occasioni per vincere le abbiamo avute, pur non giocando una grande partita”.
"Il Mantova è tornato a vincere, il Catania ha rimontato e battuto il Piacenza nel finale. Preoccupato?
"“Ho sempre detto che c’è un gruppo di 5-6 squadre che lotterà fino alla fine e tra queste dico di stare attenti al Cesena, che è la sorpresa di questa stagione. Ma noi non dobbiamo guardare il Mantova o il Catania, dobbiamo pensare solo a noi stessi. Io resto ottimista, sono sempre pronto a scommettere sul Toro”.
"Anche per la campagna acquisti fatta a gennaio?
"“Per tutto. Certo, il mercato è stato ottimo finora, è arrivata tutta gente buona: Vryzas, Gallo, anche Melara. Adesso tocca a noi aiutarli ad inserirsi nel gruppo. Però non bisogna commettere l’errore di pensare che ora sarà tutto più facile. Guardate il Bologna, stando ai nomi dovrebbe essere una delle primissime e invece è molto indietro. A fare la differenza è sempre il gruppo”.
"E’ un modo per sottolineare i meriti dei “vecchi” che hanno fatto i 39 punti al’andata?
"“Lo zoccolo duro ha fatto benissimo, non scordiamolo. Questi innesti saranno importanti perché da qui alla fine ci sarà bisogno di tutti per arrivare freschi alla volata promozione. E i nuovi, anche se li ho appena conosciuti, mi sembrano degli uomini, gente vera”.
"Vryzas che impressione le ha fatto?
"“Può giocare sia prima che seconda punta. Ma non parlate di alternativa mia o di Stellone, ce la giochiamo alla pari tutti e tre”.
"E se arrivasse Bernacci?
"“E’ un ragazzo che mi piace, ma certo in quattro per due maglie dopo diventerebbe dura… Comunque, quelli bravi ben vengano, la concorrenza e la riosa ampia stimolano a dare sempre qualcosa in più”.
"Finora la coppia Stellone-Muzzi non si è vista molto…
"“Chiedetelo a Roberto, è colpa sua, io sono rimasto fuori solo queste due partite… A parte gli scherzi, Stellone non c’è bisogno di stuzzicarlo, è un grande giocatore. Ora sta abbastanza bene e sono certo che ci farà vincere molte partite”.
"Cosa vi ha detto di Lazetic?
"“Che è un gran giocatore, che al Genoa ha dato moltissimi assist a lui e a Milito. Sono grandi amici, credo che questa intesa farà il bene del Toro”.
"Con Lazetic, continua al serie dei giocatori che accettano di scendere di categoria pur di giocare nel Toro…
"“La cosa non mi sorprende. Questo Toro affascina per la sua storia, per il calore dei suoi tifosi, per la nuova società. Poi, quando lo vivi da dentro, vai a Superga, capisci che indossare questa maglia è una cosa speciale”.
"Muzzi pensa di restare ancora a lungo al Toro?
"“Del mio futuro deciderà Cairo, io qui sto bene”.
"E la famiglia?
"“Ramon e Nicholas si divertono sempre a prendermi in giro. Dopo l’infortunio, il più grande mi ha detto ‘papà, sei diventato vecchio’. Con loro c’è da passare un esame tutti i giorni”.
"Allenarsi sul campo di Orbassano non è esattamente il massimo…
"“Non voglio accampare scuse, ma saltano fuori dolori e dolorino, lavorando qui. Cairo ha parlato col presidente dell’Orbassano per vedere se si può fare qualcosa per migliorare la situazione. Speriamo, altrimenti vuol dire che ci aggiusteremo come abbiamo fatto gli altri quattro mesi”.
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