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Napoli alla deriva e il Toro lo affonda

Napoli alla deriva e il Toro lo affonda - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli – I granata dominano in lungo e in largo dei Campioni d’Italia irriconoscibili
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

Una bella vittoria quella del Torino contro il Napoli, con tre gol di ottima fattura e soprattutto una manovra fluida e intelligente. Juric durante la pausa deve aver lavorato molto bene con e sui ragazzi e si è visto sin dai primi minuti con i granata molto aggressivi sugli avversari, con un pressing molto alto asfissiante tanto da mettere in grave difficoltà la ripartenza dell’azione partenopea dalla propria area.

La conseguenza è stata quella  di mettere sotto scacco il centrocampo azzurro ma soprattutto le fasce da cui lo scorso anno Politano, Di Lorenzo e Mario Rui hanno sempre fatto la differenza. La squadra Campione d’Italia è sembrata davvero un lontano parente di quella incoronata sono la scorsa stagione capitanata dall’allora Spalletti.

E’ sembrato quasi un gioco facile per i granata dominare il centrocampo con Ricci, Ilic e Vlasic, bravi a giostrare tra loro agevolmente, sugli avversari che sono apparsi davvero senza orientamento, senza idee e quindi non in grado di costruire delle azioni che siano degne di tale nome. Al di là dell’unico pericolo creato dalla squadra di Mazzarri nel primo tempo con il bravo Raspadori (unico tra gli avversari) che ha impegnato seriamente un reattivo Milinkovic-Savic in una parata difficile, poi il nulla con Kvaratskhelia mai in grado di impensierire Djidji, uno Zielinki impacciato, Di Lorenzo e Politano lenti e prevedibili.

Azzurri che rispetto al potenziale tecnico, al di là degli assenti, sono sembrati una squadra impaurita, con giocatori che non si intendevano nei passaggi, chi si nascondeva, chi non sapeva far altro che passare la palla indietro.

Sicuramente il pressing granata è stato importante ma vedere questo “Ciuccio”, che lo scorso ha fatto gioire gli amanti del calcio per il gioco spumeggiante e divertente, così impotente è quasi un delitto per chi ama il calcio.

Tutto questo al meglio per il Toro che ha saputo sfruttare la massimo il fattore crisi dei partenopei. Ottime le prestazioni dei giocatori di fascia granata con Lazaro che ha fatto ammattire gli avversari e di fatto ha creato un record, o quasi, ovvero quello di aver fatto espellere Mazzocchi appena entrato e di fatto lasciando il Napoli in dieci uomini. Ecco questo si può considerare un gol anche perché subito dopo è arrivato il gol di Vlasic che ha messo un doppio giro di chiave alla cassaforte granata, saldata poi definitivamente dal colpo di testa di Buongiorno che ha chiuso la partita già al 65’.

E’ una vittoria che darà fiducia nei propri mezzi alla squadra granata, grazie anche ad una classifica interessante. Ecco adesso bisognerà vedere se Zapata e compagni troveranno quella continuità di risultati già sabato prossimo contro il Genoa. Sanabria è tornato al gol insieme a Vlasic, Zapata ci tornerà sicuramente, ma anche quando non segna il colombiano è attaccante che mette sempre in crisi le difese avversarie così com’è successo contro il Napoli. Era davvero molto tempo che il Toro in casa non usciva vincitore con tre gol senza subirne alcuno. Ecco questa dovrebbe essere la regola nello stadio Grande Torino contro gli avversari: vincere!

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