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Fra Roma e Castel Volturno ci sono meno di 100 chilometri ma almeno oggi la distanza sembrerà abissale. Perché per quanto paradossale possa sembrare il Toro sta meglio del Napoli o almeno domenica arriverà con pressioni...
Fra Roma e Castel Volturno ci sono meno di 100 chilometri ma almeno oggi la distanza sembrerà abissale. Perché per quanto paradossale possa sembrare il Toro sta meglio del Napoli o almeno domenica arriverà con pressioni molto minori di quelle che invece graveranno sulle spalle di Cavani e compagni.CAVANI CHE FA? - Già, Cavani. Difficile dire se possa toccare di nuovo a lui ma chi tifa Napoli fa gli scongiuri, ché questa squadra ha dimostrato di non poter fare a meno di lui molto più di quanto il Toro abbia bisogno di Bianchi. Pandev in caduta libera, perché non gli si può chiedere di fare la prima punta mente movendosi attorno al Matador si muove perfettamente. Non lo è Vargas, tanto che giorno dopo giorno è sempre più sul mercato. E non lo è nemmeno Insigne, letale in coppia con Immobile la stagione passata, letargico oggi che indossa la maglia dei suoi sogni.
OGBONNA ACCELERA - Ieri Cavani era a Castel Volturno per allenarsi e accelerare i tempi in vista di domenica. Un po’ come sta facendo sull’altro fronte Ogbonna alla Borghesiana romana. Una sfida diretta che darebbe ancora più sale all’incontro ma che rischia di saltare, per entrambe. Mazzarri e Ventura sanno quanto contino, loro che sono leader in campo e fuori, mica possono permettersi di rischiarli per nulla nonostante i tifosi premano sin troppo pressanti. Non conta quelli che pensano i tecnici, solo quello che diranno gli staff medici. E ad oggi è più facile vedere Ogbonna che Cavani, nonostante il Napoli senza di lui sia andato smarrendosi.
MAZZARRI INCOGNITA - E poi c’è Mazzarri. Qualcuno di voi lo ricorderà pure, cinque stagioni fa era stato uno dei papabili per aprire un ciclo vero con il Toro appena salvatosi in A ma poi virò sulla Samp e da allora non se n’è più parlato, soprattutto perché c’è la lunga parentesi del Napoli in mezzo. Oggi dice che a fine stagione potrebbe anche prendersi un anno sabbatico, che sono valutazioni da fare a bocce ferme. Intanto però sogna di riavere Bianchi e domenica se lo studierà per bene. Insomma, al di là dei tre punti non sarà una partita come le altre.Federico Danesi(foto M.Dreosti)
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