Arriva la terza sconfitta consecutiva per il Toro. Dopo le beffe finali contro Inter e Sassuolo, questa volta i granata pagano un pessimo avvio di gara. Al "Maradona", il Napoli la sblocca dopo 6’ ed al 37’ è avanti di tre gol. Sanabria prova a riaccendere le speranze in chiusura di primo tempo, ma i granata non riescono nella rimonta nonostante un secondo tempo in cui hanno gestito maggiormente il possesso.
Al 90'
Napoli-Torino 3-1: un 1° tempo shock costa ai granata il terzo ko di fila
Le scelte: riecco Miranchuk
Archiviato l'esperimento del falso nueve, Juric torna al classico 3-4-2-1 con Sanabria come riferimento offensivo. La novità più importante è il rientro di Miranchuk, che torna subito titolare sulla trequarti al fianco di Vlasic con Radonjic che parte dunque dalla panchina. In mezzo al campo - complice l'assenza di Ricci - tocca ancora alla coppia formata da Lukic e Linetty, sugli esterni ci sono Singo e Lazaro. Capitolo difesa: al centro della difesa c'è ancora Buongiorno e non Schuurs, con Djidji sul centrodestra e Rodriguez sul versante opposto. Spalletti risponde invece confermando in blocco la squadra che prima della sosta aveva vinto a San Siro contro il Milan: in avanti spazio al tridente Politano-Raspadori-Kvaratskhelia.
La cronaca: avvio shock per il Toro
Alla prima occasione - dopo 6’ - arriva subito il vantaggio del Napoli con Anguissa. Il centrocampista si inserisce su cross dalla sinistra di Mario Rui e sovrasta Buongiorno battendo Vanja con un colpo di testa a fil di palo. Ed è sempre la mezzala di Spalletti a fare 2-0 dopo 11’, scappando via in velocità dopo aver eluso un tentativo dei granata di recuperare palla col pressing alto ed infilando Milinkovic-Savic sul primo palo. La risposta del Toro è affidata ad un sinistro di fuori di Vlasic che trova la respinta di Meret. Smaltito il doppio schiaffo iniziale gli uomini di Juric riprendono a manovrare maggiormente il pallone, ma è il Napoli a trovare il 3-0. Djidji va con l’anticipo ma non recupera il possesso, Kvaratskhelia viene innescato sulla sinistra e di nuovo i granata incassano una galoppata in campo aperto cono il georgiano che fa 3-0 con un diagonale mancino a fil di palo. Tre schiaffoni ma la reazione granata non manca: ci pensa Sanabria a battere Meret con un diagonale di destro, ribadendo in rete in pallone rimasto vagante in area di rigore. L’ultima occasione è ancora del paraguayano, che sfiora il palo con un colpo di testa.
Il secondo tempo: poche occasioni Toro
In avvio di ripresa il Toro scende subito in campo con un piglio diverso, cercando di gestire il possesso con più insistenza nella metà campo del Napoli. Al quarto d’ora Spalletti inserisce Simeone e Ndombele al posto di Raspadori e Zielinski. Quindi tra gli azzurri scatta il turno di Lozano, che rileva Politano. La prima mossa di Juric è invece Radonjic, che al 68’ rileva Miranchuk. Al 75’ arriva il cartellino rosso per il tecnico granata, che contesta platealmente il direttore di gara per un contatto tra Mario Rui e Singo non sanzionato. Nell’occasione, ammonito anche Lukic per proteste. Il tecnico opta quindi per una doppia sostituzione: Adopo e Aina rilevano Linetty e Lazaro. Gli ultimi cambi di Spalletti noi invece Elmas e Olivera per Kvaratskhelia e Mario Rui. A manovrare maggiormente il possesso sono sempre i granata, che faticano però ad essere pericolosi e concreti dalle parti di Meret. Proprio l’estremo difensore azzurro è bravo a respingere in angolo una buona conclusione di Radonjic. Nel finale c’è spazio anche per Karamoh e Schuurs, in campo per Singo e Rodriguez. Il Napoli torna a farsi vedere con un destro da fuori di Lozano: Milinkovic-Savic mette in angolo con una bella parata. Scattano quindi cinque minuti di recupero e i padroni di casa provano a tenere il pallone e abbassare i ritmi. Si arriva dunque al triplice fischio senza altre emozioni: l’avvio shock costa caro al Toro che incappa nella terza sconfitta consecutiva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA