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Napoli Torino 2-1 / Il continuo cambio di uomini e moduli fa male ad un Torino che avrebbe bisogno di maggiori certezze tecnico-tattiche
"E' vero, contro il Napoli al Torino sono mancati due rigori. Assolutamente marchiano e senza scusanti per Massa è stato soprattutto l'errore sul mani di Zuniga in pieno recupero. Ma dare la colpa della sconfitta alle sviste arbitrale, bisogna dirlo onestamente, sarebbe come nascondersi dietro un dito: il Napoli ha meritato di vincere, anzi, sarebbe stato difficile recriminare se il divario finale tra le due squadre fosse stato anche superiore a una rete di scarto.
"CONDUZIONE DI GARA PREOCCUPANTE Sì, perché il Torino dopo il grandissimo gol regalato da Fabio Quagliarella ha subìto ed anzi incoraggiato il ritorno del Napoli arretrando inspiegabilmente il baricentro e smettendo di fatto di giocare. Errori puerili dei singoli ma soprattutto un atteggiamento collettivo scellerato hanno permesso ad un Napoli in difficoltà (e a cui poco sarebbe bastato per dare una spallata definitiva) di dominare la partita; se si è arrivati in vantaggio all'intervallo è stato solo merito di un grande Gillet, e poi nel secondo tempo si è concretizzata la rimonta, tra l'altro non l'unica subita negli ultimi anni dal Toro di Ventura
"MANCANO CERTEZZE TECNICHE E TATTICHE Insomma, a Napoli si è vista una squadra confusa e fragile che ha meritato di perdere. Diverse possono essere le spiegazioni: dalla stanchezza derivante dal fatto che nell'ultimo mese si è giocato ogni tre giorni ai problemi che la squadra si porta con sé dalla fine del calciomercato (appare evidente a tutti come per ora a Quagliarella manchi una spalla degna di tale nome). Però dopo l'ennesimo dietrofront compiuto da mister Ventura con la formazione iniziale viene il sospetto che alla squadra manchino specialmente certezze tecniche e tattiche.
"DIETROFRONT VENTURIANO La sensazione è che bene non faccia ai granata il fatto di essere continuamente soggetti a rivoluzioni nel modulo e negli uomini. Contro Cagliari e Fiorentina si era trovato un discreto equilibrio giocando con due mediani e due mezzepunte. Invece la formazione iniziale ha spiazzato tutti: fuori Gazzi e Sanchez Mino, due fra gli uomini migliori dell'ultimo periodo, e ritorno al 3-5-2 che era stato abiurato dopo le sconfitte con Verona e Sampdoria. Anche i cambi a partita in corso sono sembrati rivedibili: sostituire Bruno Peres, uno dei pochi potenzialmente in grado di mettere in difficoltà gli azzurri, è sembrato dare al Napoli un messaggio del tipo: prego, fatevi avanti
"I continui cambi disorientano e tolgono sicurezza alla squadra. E' vero che è un bene saper cambiare pelle a seconda degli avversari che si affrontano, ma i giocatori devono avere prima di tutto le idee chiare. Nella scorsa stagione c'era un modulo fisso e c'erano delle gerarchie ben definite per cui la squadra scendeva in campo sempre con gli stessi 8-9 titolari, e non era un caso se le cose giravano bene L'auspicio è che mister Ventura, ieri in panchina visibilmente nervoso, sfrutti bene la sosta di campionato e torni alla sua consueta lucidità, chiarendo una volta per tutte quale sia il modulo su cui intende costruire questo Toro e quali siano i titolari su cui vuol fare affidamento.
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