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NAZIONALI

Nazionale, dieci prime volte di Pobega: “A 5 anni il primo calcio al pallone”

Redazione Toro News

L'intervista al centrocampista del Torino alla prima convocazione in Nazionale maggiore

Tommaso Pobega è stato intervistato in ritiro a Coverciano alla sua prima convocazione con la Nazionale maggiore. Al centrocampista granata classe '99 sono state fatte dieci domande inerenti la vita calcistica e non solo, sulle sue prime dieci volte. Di seguito le risposte e gli argomenti affrontati dal giocatore del Torino e della Nazionale italiana di calcio:

La prima volta che hai tirato un calcio a un pallone?

"Avevo 5 anni ed ero a Melara, un quartiere vicino casa mia. La squadra era il San Luigi, colpii quasi il mio allenatore in faccia, ogni volta che lo rivedo ne parliamo sempre".

La prima volta allo stadio?

"Ero piccolo, avrò avuto 8 anni. Ero a Trieste, giocavo nella Triestina e ho accompagnato i giocatori in campo".

La prima volta lontano da casa?

"A 14 anni sono andato a Milano da Trieste per iniziare le giovanili con il Milan".

La prima volta che hai ascoltato Eminem?

"Prima media probabilmente, era il periodo che era uscito Lose Yourself".

La prima volta che sei rimasto affascinato da LeBron James?

"Da piccolo. Mio fratello giocava a basket, ma la scena più iconica che ho sono le prime Finals che ha fatto contro San Antonio Spurs in cui è uscito 4 a 0, ma ha fatto delle grandissime partite".

La prima volta che hai conosciuto la tua ragazza?

"Avevo 15 anni, era la migliore amica del mio migliore amico e siamo usciti insieme in città per fare una passeggiata, un anno dopo ci siamo messi insieme".

La prima vacanza con gli amici?

"Sempre 15 anni, eravamo andati a Lignano una settimana".

La prima volta che sei andato in discoteca?

"Nella mia prima vacanza. I miei amici erano più grandi, probabilmente non sarei dovuto entrare, ma in qualche modo mi hanno messo in mezzo".

La prima volta che hai indossato la maglia azzurra?

"Era uno stage in Under 18 a Roma. C'era Nicolato come CT, eravamo tre squadre: nord, sud e centro, un triangolare".

La prima esultanza per un gol della Nazionale?

"Il ricordo più nitido risale ai mondiali del 2006. Ai calci di rigore la mia famiglia era agitata, non li guardavano addirittura, io invece ero piccolo ed ero sereno, mi sembrava tutto normale".