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SCONFITTA DEI RECORD – Quelli di tornare a vincere il derby dopo 18 anni, e segnare alla Juventus dopo quasi 12, restano due miraggi lontani per un Torino spento e poco aggressivo, l’opposto di quello che ci saremmo aspettati di vedere nella stracittadina, che per ogni giocatore che scende in campo per il Toro dovrebbe essere – come lo è per i tifosi – la partita più importante della stagione. E così arriva la quinta sconfitta consecutiva contro la Juventus, la striscia più lunga di risultati negativi nei derby della Mole di campionato, alla pari di quella fatta registrare – sempre dal Torino – tra il 1932 ed il 1934. I 15 derby di fila senza vittorie diventano invece un record assoluto nella storia delle sfide tra Torino e Juventus in Serie A. Sono inoltre nove le gare consecutive senza reti contro i bianconeri, altro primato negativo nelle stracittadine di Torino. BUFFON MAI IMPEGNATO – Un Toro brutto, come detto, per buona parte del match privo di quella cattiveria agonistica che avrebbe dovuto essere la principale arma a disposizione dei granata per superare la ben più quotata avversaria. Ci aspettavamo un Torino compatto in fase difensiva, pronto a far male con le due frecce nel suo arco, Cerci e Immobile. Qualcosa però non ha funzionato, e l’attacco granata è stato completamente sterile: zero tiri nello specchio della porta, impresa in cui in questa stagione erano riusciti in precedenza solo la Lazio (sempre in un derby) ed il Genoa (contro l’Inter). Zero anche i tocchi palla di Immobile in area avversaria, soltanto due per Cerci. Nemmeno l’apporto di Meggiorini nel tridente del finale di partita ha dato i risultati sperati. E pensare che, dopo due stagioni contraddistinte da grandissima solidità difensiva (40 partite di Serie A chiuse senza subire gol, record nei 5 maggiori campionati europei), la Juventus si presentava a questo derby reduce da cinque partite ufficiali in cui aveva concesso una rete agli avversari. POCA SPINTA SULLE FASCE –Più impegnati a neutralizzare gli esterni avversari che a costruire manovre offensive, D’Ambrosio e Darmian (e poi Masiello) non hanno dato il contributo necessario in fase offensiva: solo 4 cross arrivati su azione dalle corsie laterali, peggio di così quest’anno ha fatto solo il Verona (3), sempre contro i bianconeri. GLI ERRORI ARBITRALI – Indipendentemente da tutto, non possiamo perciò dire che il Toro meritasse di più di quanto ha ottenuto, cioè la sconfitta. Certo, il gol di Pogba era viziato da una posizione irregolare di Tévez, e con Marchisio a terra è stato tenuto dall’arbitro un comportamente diverso da quello riservato quando l’infortunato era Larrondo, contro il Milan. Ma un certo condizionamento della terna arbitrale, che tende a tutelare le “big”, non è una novità e a questo tipo di situazioni ci dobbiamo abituare. Come dire, se Tyson mostra i muscoli alla giuria, batte Ventura anche a dama. Giacomo Zanetello (Twitter: Zanna_81) Dati forniti da Opta - www.optasports.com/it Foto Dreosti
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