Nel luogo della contestazione

di Gianluca Sacchetto

Ritornare nel luogo della contestazione. Sarà questo il compito più difficile dopodomani per i giocatori granata. Son passati solo dodici giorni,...

"di Gianluca Sacchetto

"Ritornare nel luogo della contestazione. Sarà questo il compito più difficile dopodomani per i giocatori granata. Son passati solo dodici giorni, infatti, da Torino-Crotone, partita-simbolo della crisi, delle difficoltà di una squadra troppo brutta per essere vera. Ma seppur sia trascorso così poco tempo, non sono mancati i cambiamenti. A cominciare dall'allenatore. Beretta ha portato una ventata di freschezza ad uno spogliatoio che ne aveva un gran bisogno. Che il problema, oltre che tecnico-tattico, fosse psicologico era evidente. Nelle ultime gare si poteva leggere la paura negli occhi di chi scendeva in campo e quando è così tutto diventa maledettamente difficile. Poi, senza nulla togliere alla professionalità di Colantuono, il gioco non era mai decollato. Beretta ci sta provando a portare migliorie, non tralasciando nulla. Dagli schemi su calci piazzati alle più elementari diagonali difensive, come si è potuto notare fin dal primo giorno da allenatore del Toro.

"Di certo, dalla sua ha avuto anche la fortuna. Una dea bendata che da tanto tempo non toccava la squadra granata neanche di striscio e che è ritornata a Gallipoli, regalando tre punti non certamente meritati. Una vittoria che, insieme all'arrivo del nuovo tecnico, ha dato un po' di serenità ad un ambiente vicino alla crisi di nervi.

"Se sabato il Toro verrà aiutato dalla fortuna nessuno si lamenterà ma i tifosi vogliono anche il bel gioco, obiettivo proclamato proprio dal tecnico in conferenza stampa. Finora allo stadio Olimpico i granata hanno quasi sempre fatto bene contro le formazioni di primo livello (Lecce, Reggina, Empoli) e vorranno continuare la propria serie positiva anche con il Sassuolo, non certo più una sorpresa alla luce di quanto fatto vedere negli ultimi due campionati.

"(foto: M. Dreosti)