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Nicola batte D’Aversa: le scelte sugli esterni fanno la differenza

Il confronto tra gli allenatore premia il granata: Nicola ha scelto Vojvoda, il quale ha ripagato al meglio il suo Mister

Luca Bonello

E' bastato il tocco vincente di Vojvoda, dopo l'ottimo spunto sulla fascia di Ansaldi, a decidere Torino-Parma, una partita che ha portato da un lato 3 punti fondamentali ai granata in chiave salvezza, dall'altro la certezza della retrocessione matematica in Serie B degli emiliani. Osservando la partita, si è potuto notare, come dal punto di vista tattico le due squadre abbiano assunto un atteggiamento molto simile. Sia Nicola che D'Aversa infatti, hanno improntato la partita sullo scavalcamento del centrocampo, con i difensori che dovevano cercare direttamente le punte in fase di impostazione. Il Parma si è infatti spesso appoggiato a Cornelius, il quale veniva incontro per ricevere il pallone, mentre il Torino ha cercato con continuità il lancio alto per Belotti e Sanabria, sulla cui seconda palla i due interni di centrocampo avanzavano per conquistare il possesso. Con il passare dei minuti di gara però, questo approccio non ha portato gli effetti desiderati, con le due squadre che hanno finito per intasare la zona centrale del campo creando così poche azioni pericolose.

ESTERNI - Con il centro del campo intasato e (sponda granata) privo della qualità di Verdi e Mandragora, spettava agli esterni fare la differenza in questa gara. Le scelte di Nicola in tal senso hanno determinato la partita. I granata infatti, proprio grazie ai due esterni Vojvoda e Ansaldi, hanno confezionato il gol vittoria, mentre nel Parma i terzini Laurini e Pezzella non sono mai riusciti a dare il contributo necessario per supportare l'attacco. La differenza tra gli esterni granata e gialloblu è stata abissale: Laurini ha patito Ansaldi per tutta la gara, mentre Pezzella non è stato concreto in area avversaria come il rivale Vojvoda, calciando per due volte alto sopra la traversa due palloni ghiotti in area di rigore. Ancora meno incisivi sono stati gli esterni alti Gervinho e Kucka, con il primo che mai è riuscito a puntare la difesa granata, mentre il secondo è sembrato costantemente alla ricerca della posizione giusta in campo per tutta la gara.

SCELTE - La scelta di Nicola di sostituire gli squalificati Mandragora e Verdi con Baselli e Lukic è risultata vincente. Nonostante alcuni errori in fase di possesso infatti, i due granata hanno disputato una buona partita, garantendo qualità, grinta e tempi di inserimento. Oltre a questo, l'azzardo del tecnico di Vigone di inserire Vojvoda dal primo minuto e non Singo, è risultato determinante, con il kosovaro che è andato addirittura a realizzare il gol decisivo della sfida. Dall'altra parte D'Aversa non si può considerare soddisfatto delle sue di scelte. Kucka inserito come esterno d'attacco non ha reso quanto sparato, Cornelius davanti è stato contenuto bene da Izzo, Nkoulou e Bremer, mentre in difesa Dierckx e Laurini hanno sofferto troppo Belotti e Ansaldi, costringendo il loro allenatore a sostituirli per evitare l'espulsione.