Simone Verdi e Davide Nicola: un binomio che sembrava essere cominciato con il piede sbagliato, con il mister granata che aveva rilanciato Zaza dal primo minuto con la conseguente rinuncia al fantasista in maglia 24. Una scelta rafforzata ulteriormente dalle scelte di mercato operate dalla società che, nel corso dell’ultimo calciomercato di riparazione, con l’acquisto di Antonio Sanabria sembrava aver messo in secondo piano la candidatura dell’ex Napoli in quel ruolo del campo. Un altro attaccante dunque, che andrà presto a rimpinguare un organico che oltre ai già citati Zaza e Belotti vede anche la presenza in rosa proprio di Simone Verdi.
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Nicola lavora anche su Verdi: entrando dalla panchina sa essere un fattore
Focus on / Nicola sta provando a recuperare mentalmente anche Verdi. E gli ultimi assist contro Fiorentina e Atalanta sono un buon segnale
VERDI - Scontato di conseguenza (almeno sulla carta) che lo spazio a disposizione di Verdi da qui alle prossime settimane possa diminuire. A giocare a favore del 24 ex Napoli ci sono però le buone prestazioni da subentrante delle ultime partite. Sono stati suoi, infatti, gli assist (tutti decisivi) per i gol dei definitivi pareggi contro Fiorentina e Atalanta, così come c’è stato il suo zampino nell’azione da gol che ha permesso al Torino di agguantare il primo pari in rimonta dell’era Nicola. Sembra funzionare dunque il lavoro psicologico cha il mister sta facendo su di lui: sul fatto che Verdi sia un patrimonio economico importante per il club non ci sono dubbi e anche per questo la necessità della società è quella di tentare di rivitalizzare un giocatore che dal suo arrivo sotto la Mole non è mai riuscito ad esprimere appieno il proprio potenziale.
DUBBI - C’è ancora da chiarire però la collocazione tattica ideale per il classe 1992, che con Nicola è sempre sceso in campo in situazioni disperate e spesso più posizionato sull’out di destra che non nel ruolo di seconda punta o trequartista. Per questo motivo, nonostante Verdi abbia sin qui sfruttato le occasioni concessegli dall’allenatore nel migliore dei modi, resta qualche dubbio relativo alla sua collocazione tattica in campo. Certo, se dovesse continuare così, per Nicola potrebbe diventare sempre più difficile tenerlo fuori e - anche con il ritorno di Sanabria, ancora positivo al Covid-19 - potrebbe giocarsi le sue chance anche da titolare.
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