- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
CAGLIARI, ITALY - AUGUST 26: Davide Nicola coach of Cagliari looks on during the Serie A match between Cagliari and Como at Sardegna Arena on August 26, 2024 in Cagliari, Italy. (Photo by Enrico Locci/Getty Images)
Il tecnico del Cagliari Davide Nicola, grande ex sia da giocatore che da allenatore del Torino, ha partecipato alla consueta conferenza stampa della vigilia. Di seguito le dichiarazioni dell'allenatore.
Passato in granata sia da giocatore che da allenatore. "Sono originario di Torino, giocarci è stato bellissimo, anche se la parte più importante per me è stata Genova. Faccio l'allenatore, dunque, tutto il passato è importante. Ma ora sono qui. C'è sempre il piacere di confrontarsi contro squadre con grande tradizione, ed è così per tanti professionisti. Il passato è sempre importante. Il Torino ha forza, idee e non vediamo l'ora di giocare".
Il Torino ha perso le ultime gare e soffre gli esterni. Quanto peserà l'assenza di Obert? "Ho una rosa che sto conoscendo sempre di più e la sosta mi ha aiutato a fare questo. Ho elementi che possono interpretare più ruoli. Il Torino è una squadra competitiva, ma come tutte soffre determinate situazioni e cerca di fare sempre la partita, così come è accaduto contro Inter e Lazio. E' molto abile nel gioco sulle fasce e nel cambio di gioco diretto, e le punte si muovono molto bene. Di certo concederà qualcosa e dovremo essere bravi noi a sfruttare quanto concesso, e quando non hai la palla dovremo essere bravi a contrattaccare".
Zoreta e Gaetano saranno disponibili già dal primo minuto di gioco? "Vedremo. Gaetano sta recuperando condizione, così come Lapadula e Wieteska. Tutti gli altri sono alla pari. Ci attendono tre gare in breve tempo e ci saranno dei cambi. Potranno giocare dall'inizio o subentrare".
Cosa cambia con l'assenza di Zapata?"E' un attaccante con determinate caratteristiche, ma hanno Adams, un elemento molto interessante. C'è pure Sanabria, tecnicamente sublime, senza dimenticare Vlasic. Ma noi abbiamo le caratteristiche per contrapporci, e questo voglio vedere dai miei".
È dura far partire Marin dalla panchina? "Oramai ho un'idea precisa della rosa a mia disposizione, ed ho deciso di attuare un sistema di gioco che ci possa consentire di essere aggressivi. Dopo questa sosta voglio capire le potenzialità dei miei giocatori. Marin ha dimostrato quanto possa essere importante per noi e la sua nazionale. Sta acquisendo un'importante maturità. Credo che comunque ci sono anche altri giocatori che sono maturati ed hanno avuto il merito di giocare".
Si attribuisce dei meriti per i rendimenti di Mina e Adopo? "Nessuno. Io posso aiutarlo, ma non posso fare le cose per loro. Mina gioca tanto perchè si allena tanto. Le prossime gare ci diranno quanto potrà reggere, dipenderà dalle capacità di recupero. Sono contento di come sta lavorando, ha capito che l'allenamento è fondamentale. Adopo è cresciuto tanto, dunque merito suo. Ha saputo sfruttare le occasioni concesse".
C'è stata una svolta dopo le due trasferte?"No, noi abbiamo lavorato tantissimo e stiamo raccogliendo i frutti. Vanoli? Non sono il giudice di nessuno, penso al mio lavoro. Come collega lo reputo molto bravo, sta dimostrando di avere delle idee".
© RIPRODUZIONE RISERVATA