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Niente di nuovo sul fronte granata

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L’ultima partita dell’anno non ci propone nessuna novità rispetto al recente passato e allo svolgimento di questa stagione. Tutte cose già viste quelle ammirate e non sul prato dell’Olimpico di TorinoIniziamo con il...
Redazione Toro News

L'ultima partita dell’anno non ci propone nessuna novità rispetto al recente passato e allo svolgimento di questa stagione. Tutte cose già viste quelle ammirate e non sul prato dell’Olimpico di TorinoIniziamo con il gioco, il Torino sta prendendo sempre più l’impronta voluta da Lerda; erano anni che non si vedeva giocare così bene la squadra granata con giocate di prima e ordine in mezzo al campo tali da creare sempre occasioni da gol e comunque da dare l’impressione di essere sempre pericolosa con giocatori diversi.Ora che la condizione fisica è cresciuta e con questa l’amalgama tra i giocatori il Torino si esprime spesso bene con continuità e non più sporadicamente come ad inizio stagione, quando il gioco di Lerda lo si intravedeva a tratti complice la campagna acquisti terminata a campionato iniziato.Nella fattispecie contro l’Empoli il Torino non ha sfoderato una prestazione prepotente dal punto di vista fisco ma si è limitato a schiacciare l’avversario, giuocando nella loro metacampo,  facendo girar la palla e a creando occasioni attraverso il fraseggio. Purtroppo tutto questo gioco non viene concretizzato a dovere, pochissimi sono i gol in relazione alla mole di gioco creata e spesso tutto questo è imputabile agli attaccanti granata che sbagliano troppo sotto porta per mancanza di cattiveria o per tentare soluzioni improponibili anche se a volte tutti questi errori sono poi dovute a una non adeguata padronanza tecnica nell’eseguire il gesto tecnico, quasi volessero sempre stupire i tifosi con gol di bella fattura, ma si sa i gol brutti valgono come quelli belli e le soluzioni astruse vanno tentate a risultato acquisitoOggi più che altro comunque sono stati errori tecnici a non far andare in goleada il Toro, solamente Sgrigna quando ha tentato un gol con un esterno destro al volo ha cercato una conclusione di difficile esecuzione. Tutte queste conclusioni sono comunque positive perche vuol dire che i granata non si nascondono dietro l’errore ma provano a concludere in porta sapendo che prima o poi il gol può arrivare. Corollario di questo è che tutte e nove le vittorie del Torino sono state ottenute con un gol di scarto e che solamente oggi si è giocato per più di venti minuti in vantaggio di due reti, l’altra volta il 2 a 0 durò solo nove minuti, se ricordate alla 7° giornata contro il Protogruaro.Questa costante ci porta a soffrire sempre in tutte le partite, la sofferenza si dice che sia nel dna del Toro, ma i ragazzi di Lerda comunque quest’anno ci hanno sempre tenuti ben svegli in campo perché il risultato è stato sempre in bilico.La partita di oggi non è sfuggita a questo in quanto i toscani ottenuto il gol del 2 a 1 hanno dimostrato di essere una buona squadra e hanno messo alle corde il Toro creando più di una occasione per ottenere un pareggio che per i primi 75 non aveva ragione di esistere.Se in attacco la costante è sbagliare gol praticamente già fatti, in difesa la costante è quella di regalare il gol agli avversari con distrazioni più o meno clamorose e anche oggi non si è sfuggiti a questa regola in quanto su un calcio piazzato Marzoratti si è inserito tra le troppo larghe maglie della difesa granata che nell’occasione ha peccato di concentrazione.La difesa granata pur soffrendo meno rispetto all’andata non da comunque mai la sicurezza necessaria per poter essere sicuri di terminare le partite senza subire reti, cosa che in effetti è capitata solo tre volte.Finito il 2010 cosa ci si può aspettare dal 2011? Che prospettive ci sono per questa squadra?La sensazione è che rimanendo con la stessa rosa si possa solamente ottenere un rafforzamento della posizione in campionato rimanendo comunque in zona playoff.La squadra non deve essere rivoluzionata come lo scorso anno, siamo davanti a uno zoccolo duro di giocatori da Toro che diventa sempre più numeroso e l’innesto mirato di due elementi per reparto, non necessariamente tutti titolari, può portare il Toro a raggiungere una delle prime due posizioni nonostante il divario oggi sia ancora alto, ma il Toro ora è in crescita mentre le prime tre della classe iniziano un po’ a scricchiolare anche se spesso ottengono risultati che le premiano al di là delle prestazioni.Buone feste a tutti i lettori e ai loro cari.