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Che non era una partita facile, si sapeva. L'Empoli di Maurizio Sarri ha reso la vita difficile a tutte le squadre affrontate finora, ultimo il Napoli due domeniche fa. Ma la prova scialba del Torino, che forse avrebbe meritato la sconfitta, non si può spiegare solo con l'ottimo momento dei toscani. Cerchiamo di capire cosa non è andato.
LA FORMAZIONE A sorpresa, Giampietro Ventura ripropone Cesare Bovo a centrocampo, come in Europa League. Scelta che, considerata anche la presenza al suo fianco di Alessandro Gazzi, mostra come il tecnico granata abbia pensato più a coprirsi che a cercare di far male. Bovo infatti si mette in evidenza nella fase difensiva con 8 palloni recuperati, più di tutti in questo match, ma non brilla certo in proposizione: sbaglia 11 dei 35 passaggi effettuati (69% di riuscita), inoltre solo 16 delle sua trasmissioni sono state in avanti. In attacco, spazio alla coppia Quagliarella-Martinez, che ha prodotto solo due tiri nello specchio della porta. Da sottolineare anche lo scarso contributo di Omar El Kaddouri, da cui ci si aspetta molto: nessun tiro, e solo due volte ha mandato alla conclusione i compagni.
MAI PERICOLOSI Non ha fatto meglio il resto della squadra: in totale appena 5 le conclusioni del Toro, minimo stagionale per il club granata. Evidentemente l'approccio è stato sbagliato, perché andare a Empoli per strappare un pareggio a reti bianche non è quello che ci si aspetta dal Toro, e non è quello a cui il Toro ci aveva abituati lo scorso anno.
IL GOL CHE CONTINUA A MANCARE Questa è la settima partita senza gol in questo campionato per il Torino, che rimane così il secondo peggior attacco della Serie A. Eppure, solo cinque squadre hanno effettuato più conclusioni dei granata: per il Toro 10.6 tiri a partita, contro i 9.3 dello scorso anno dopo 15 giornate. I gol sono passati però da 24 a 10. È evidente che urga un intervento sul mercato a gennaio per comprare un attaccante puro, uno che sappia metterla dentro.
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