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‘Non è una sfida decisiva’

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E' un De Biasi teso al punto giusto, con il sorriso di chi sa di avere in pugno la situazione, ma ne conosce anche i rischi. Non è considerata una sfida all'ultimo respiro quella contro il Catania, un match come gli altri, magari più...
Redazione Toro News

E' un De Biasi teso al punto giusto, con il sorriso di chi sa di avere in pugno la situazione, ma ne conosce anche i rischi. Non è considerata una sfida all'ultimo respiro quella contro il Catania, un match come gli altri, magari più intenso, ma è solo una finale come le altre sette che verranno.Che sensazioni sente per domani?“Non lo so preferisco non sbilanciarmi”.Nicola recupererà per venerdì sera?“Lo sapremo solo in mattinata, oggi è stato a riposo. Al momento Martinelli mi dà più garanzie, ma valuteremo domani dopo la rifinitura”.Come affronterete la partita contro il Catania?“Ogni partita è importante, dobbiamo cercare di fare più punti possibili. Atalanta e Catania ormai possono considerarsi in serie A, per cui giocheranno con maggior tranquillità. A questo punto dobbiamo dimostrare l'intensità delle ultime prove”.Ha mai pensato che Atalanta e Catania possano frenare?“No, non mi faccio illusioni. Dobbiamo sempre giocare nella stessa maniera e ottenere un risultato gratificante per noi e i nostri tifosi. Sappiamo che il Catania ha un notevole vantaggio in classifica ed è una signora squadra, ma noi possiamo contare sull'apporto dei nostri tifosi”.Qual è la chiave per battere il Catania?“Fare un gol più di loro. Sappiamo che sono molto prolifici in trasferta”.Com'è nata la scelta di Fantini al posto di Rosina?“E' una decisione semplicemente tattica. Nell'arco dei 95' minuti tutto può succedere”.Adesso gli esterni sono tornati nel loro ruolo naturale, è una garanzia in più?“C'è una condizione atletica diversa e abbiamo più scelta nei ruoli. Comunque anche quando i laterali si sono mossi a posizioni invertite rispetto al loro ruolo naturale abbiamo fatto delle buone partite, come ad Arezzo, dove abbiamo giocato in modo straordinario. Dobbiamo cercare di dare meno spazio all'avversario per indurlo all'errore”.La squadra arriverà in fondo con una buona condizione fisica?Dobbiamo fare quello che conta in questa ultima fase di campionato. Mancano due mesi alla fine della stagione e avremo la giusta autonomia per arrivare in fondo con serenità, potendo anche contare sui giusti ricambi. Siamo consapevoli che possiamo superare ogni difficoltà”.E' soddisfatto della scelta di Paparesta?“Direi di sì, quella di domani sera è una partita di alto livello per la B, con due squadre che lottano per i vertici. Paparesta con Rosetti è uno dei miglioti arbitri italiani. Per me meritava di andare ai Mondiali”.Fantini ieri aveva accennato al fatto che gli piacerebbe essere capitano, potrebbe succedere?“Se verranno a mancare i candidati ci penseremo. Di certo non sarà più Ardito, nemmeno nelle amichevoli”.In caso di rigore chi lo batterà?“Prima aspettiamo che ce lo diano, poi vedremo”.Brevi escluso come l'ha presa?“L'ha vissuta normalmente, di certo non sarà felice, ma si è sempre allenato con puntiglio. Resta a disposizione e avrà ancora il suo spazio”.Stellone sarà almeno in panchina?“Sapete già tutto della formazione titolare, lasciatemi qualche dubbio almeno per le riserve”.Si aspetta il record di presenze?“L'avevo detto in settimana, se ogni abbonato portasse un amico arriveremmo sicuramente a 40mila presenze. Per noi è però importante dare continuità di risultato. Non sarà semplice, dovremo sudare più di quanto pensiamo”.Sarà più facile per il Toro venire in A o la Juve passare il turno di Champions League?“Non lo so, ci devo pensare. Diciamo che la Juve ha solo più novanta minuti a disposizione, noi abbiamo ancora parecchie partite da giocare”.Marina Beccuti