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di Alessandro SalvaticoWalter Novellino è amareggiato e quasi fatalista nell'affrontare l'analisi della pesante sconfitta patita ad opera dell'Empoli, ultimo in classifica, tra le mura amiche: “Il dispiacere più grosso è per il Presidente. Oggi più che mai volevo che vincessimo, ma vedendo il primo tempo, vedendo le occasioni che stavamo mancando, io mi toccavo, mi dicevo 'Ecco, so già come andrà a finire..'. E infatti... Mi dispiace anche per i tifosi, per tutti”. Passando all'aspetto tecnico, il Mister ha le idee chiare: “Nel secondo tempo abbiamo pagato la troppa spinta del primo, tutto qua. Loro si sono chiusi, noi ci siamo un po' aperti, abbiamo preso un gol evitabile, da rigore per noi si è trasformato in gol per loro. Nel primo tempo tante occasioni, ora poi si dirà che è colpa di Recoba, di Rosina, ma anche Stellone, anche Diana hanno sbagliato. Di Michele è stato troppo bravo, se fosse caduto avrebbe preso il rigore, ma i miei giocatori non sono furbi, mentre invece loro, senza voler accusare di nulla, perdevano spesso tempo”. Interrogato a proposito dei cambi di inizio ripresa, che hanno destato perplessità, Novellino è sincero: “Ho messo Malonga per fare il 4-4-2, e per prendere un punto, che ho pensato che era meglio di zero. Poi ho messo Diana dietro perchè Motta era un po' stanco”. L'allenatore del Torino esprime speranza per il finale di campionato che aspetta lui e i suoi: “A Genova andiamo per far bene, non possiamo giocare ancora come nel primo tempo di oggi e perdere, è assurdo. Giocando così i punti arrivano, per forza”.
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