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di Paolo Morelli
A Bologna cinque gol, domenica scorsa quattro, il totale fa 29. Sono i numeri delle reti incassate dal Toro nelle ultime due partite e in campionato: seconda peggior difesa...
di Paolo Morelli
A Bologna cinque gol, domenica scorsa quattro, il totale fa 29. Sono i numeri delle reti incassate dal Toro nelle ultime due partite e in campionato: seconda peggior difesa dopo quella della Reggina (30 reti subite).È difficile fare una valutazione tecnica di quanto accaduto ieri al Dall’Ara, soprattutto per la retroguardia granata. A cominciare dal portiere, che con quel grottesco intervento su Bernacci ha contribuito in gran parte al suicidio del Toro, e ci duole dover commentare così la prova di Sereni. Si salva, forse, Natali: sicuro sulle palle alte, un po’ meno nel gioco a terra. Probabilmente avrebbe anche segnato un gol. Il disastro è Pratali che, autorete a parte – sfortuna –, non ha mai garantito sicurezza. Per non parlare del grossolano errore che gli è valso il rosso: strattonare in area il centravanti in anticipo è un’ingenuità da Terza categoria. Poi Colombo, che sul gol del 2-2 arretra inspiegabilmente (col pallone danzante nell’area piccola) permettendo a Di Vaio di infilare Sereni da due passi. Infine Pisano, colpevole di inconsistenza.Ma ciò che salta più all’occhio – tabellino a parte – è quella generale disorganizzazione che regna sovrana. Quelle costanti distrazioni pagate a caro prezzo. Impossibile pretendere da Novellino un’immediata inversione di rotta dopo una settimana, ma le leggerezze viste ieri confermano come il problema del Toro non fosse l’allenatore. Forse ci si è concentrati troppo su Bianchi e sull’attacco poco prolifico, ma per vincere le partite bisogna ricordarsi di non prendere gol. Del resto i granata hanno comunque segnato due reti in trasferta, ma ne hanno prese cinque. Occorre che Novellino concentri il proprio lavoro sugli automatismi difensivi, troppo trascurati fino ad ora. Come dimostra la casella delle reti subite. E se a gennaio si volesse approfittare della finestra di mercato, non sarebbe una follia pensare ad un centrale difensivo veloce, che possa smuovere una delle retroguardie più lente e macchinose della serie A.
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