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TURIN, ITALY - OCTOBER 21: Head coach of FC Internazionale Simone Inzaghi reacts during the Serie A TIM match between Torino FC and FC Internazionale at Stadio Olimpico di Torino on October 21, 2023 in Turin, Italy. (Photo by Mattia Ozbot - Inter/Inter via Getty Images)
Ivan Juric ha provato qualche alternativa tattica contro l'Inter. L'esito è stato negativo, ma quanto meno è stata aperta una nuova strada. Proprio da qui può partire l'analisi della sconfitta del tecnico croato contro l'avversario Simone Inzaghi. Juric ha proposto un 3-4-2-1 che si è vestito spesso da 4-2-3-1, con Lazaro esterno alto e Rodriguez a coprirgli le spalle. Il difetto principale di questo nuovo assetto riguarda sempre la trequarti, reparto in grave difficoltà in quest'avvio di stagione. Se possibile, infatti, il cambiamento di modulo evidenzia ancor di più la scarsa qualità sulla trequarti del Torino. Questi aspetti devono davvero far riflettere in vista del prosieguo del lavoro: si può insistere su un 4-2-3-1 in determinate fasi della partita? Sì, ma a patto che cresca la qualità negli ultimi 30 metri. "C'erano tante situazioni create con il gioco nelle quali dovevamo fare meglio negli ultimi 30 metri. Ci voleva più qualità in tante situazioni" ha dichiarato Juric al triplice fischio (LEGGI QUI).
Per un tempo e qualche minuto il Torino ha retto l'urto contro l'Inter e ha proposto una partita interessante, anche dal punto di vista tattico."Volevamo impostare e accettare la loro pressione, è andata bene a lunghi tratti. Abbiamo spostato Vlasic più in mezzo per non dare punti di riferimento e abbiamo attaccato benissimo quello spazio, potevamo fare meglio però sicuramente gli ultimi passaggi" ha spiegato Juric. Il piano partita è stato poi ostacolato dall'infortunio di Perr Schuurs (al 51' dentro Sazonov) e dal triplo cambio di Inzaghi un paio di minuti prima rispetto al gol dello 0 a 1 di Thuram. In quei dieci minuti che hanno condotto la gara all'ora di gioco tutto, o quasi, si è deciso. Innanzitutto, già privo di Buongiorno, il Torino ha patito molto di più l'assenza di Schuurs e il concetto è apparso abbastanza evidente nell'azione del gol, nella quale Sazonov si è fatto sorprendere. In secondo luogo, i tre ingressi nerazzurri hanno puntellato la squadra di Inzaghi sistemandola soprattutto a centrocampo. Non è da tutti poter abbassare Darmian in difesa e mettere Dumfries al posto di Pavard. Non è da tutti togliere Barella per Frattesi e Dimarco per Carlos Augusto. Averlo fatto ha sicuramente cambiato le carte in tavola e ha spostato gli equilibri in favore dell'Inter.
Se nei primi 55 minuti il Torino contenuto il centrocampo nerazzurro, invece dopo le mosse di Inzaghi e il gol di Thuram non c'è più stata storia. L'Inter ha giganteggiato e il Torino è progressivamente scomparso, a maggior ragione dopo il raddoppio sugli sviluppi di calcio da fermo di Martinez. Anche nella serata di ieri, sabato 21 ottobre, i granata sono apparsi sterili dal punto di vista offensivo e ormai il fatto è assodato. Anche il passaggio in molti momenti della partita al 4-2-3-1 non ha dato l'effetto sperato in termini di pericolosità. C'è da scommettere che il Torino cambierà ancora pelle nelle prossime settimane, lo ha fatto capire anche Juric. "Abbiamo deciso di pensare partita per partita. Non ci possiamo fidare di un certo rendimento di cui avremmo bisogno per continuare con il gioco degli ultimi due anni. I giocatori hanno capito cosa dovevamo fare e lo hanno fatto molto bene" ha precisato il tecnico croato (LEGGI QUI). Come detto, la sensazione con il 4-2-3-1 è stata quella di un'accentuazione delle difficoltà sulla trequarti del Torino. E anche su questo bisognerà riflettere per trovare una rotta assodata.
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