Gli ultimi risultati e soprattutto i recenti infortuni a capitan Duvan Zapata, Ilic e Milinkovic Savic hanno tolto il sonno all'ambiente granata, ma i numeri collezionati dai ragazzi di Vanoli in questo avvio di campionato possono tirare su l'umore in casa Torino. Il confronto con il passo del Torino 2023/2024 guidato da Juric e quello 2024/2025 di Vanoli alla settima giornata sorride all'allenatore italiano: mettiamo sotto la lente d'ingrandimento i numeri del Torino di oggi e di un'anno fa.
FOCUS
Numeri a confronto con la passata stagione: questo Toro segna il doppio
Il Torino di Vanoli a +2 su quello di Juric
—L'ottimo avvio di campionato nelle prime 5 partite della stagione aveva portato entusiasmo tra i tifosi e squadra, galvanizzata anche da una settimana da capolista solitaria dopo la vittoria contro l'Hellas Verona. Da allora però il Toro è incappato in 3 sconfitte consecutive contro Empoli, Lazio e Inter che hanno raffreddato la piazza (oltre alla notizia di Zapata). Ciononostante, dopo 7 giornate il Torino è ancora nelle zone alte della classifica, settimo, a quota 11 punti, gli stessi del Milan. Un anno fa, invece, la squadra di Juric usciva dal Bentegodi con un punto per lo 0-0 contro l'Hellas Verona: quel Toro chiuse prima della seconda sosta nazionali con 9 punti, 2 in meno rispetto a quelli del Torino di Vanoli, riuscito a vincere una partita in più rispetto a quello di Juric.
Questo Torino segna di più ma subisce di più
—La vera grande differenza sostanziale tra questo Torino e il Torino dello scorso anno - differenza che si evince anche dai numeri - è il calcio espresso dalla squadra guidata dall'ex Venezia: il Torino muove di più il pallone, prova a manovrare delle azioni manovrate e tutto questo porta a segnare anche più gol. Alla voce gol segnati, il Torino di Vanoli surclassa il Torino di Juric: quest'anno i granata guidati da Zapata, Adams e Coco hanno già segnato 12 gol, mentre lo scorso anno Zapata e compagni si erano fermati a 6 reti dopo le prime 7 giornate. Fino ad oggi il Toro solo nella gara contro il Lecce (0-0 finale) non è riuscito ad andare a segno, mentre un anno fa erano già 3 le partite a reti bianche collezionate dai granata. Un'altra differenza evidente tra questo e quel Torino è la fragilità in fase difensiva: la squadra di Vanoli ha già 11 gol subiti in queste prime 7 gare, mentre la squadra guidata da Juric ne aveva subiti 7 (4 in meno), di cui solo uno in casa contro la Roma, e aveva già collezionato 3 clean sheet contro Cagliari, Genoa e Hellas Verona (tutte e tre le partite finite 0-0) contro i 2 clean sheet di quest'anno arrivati contro Venezia e Lecce. I numeri dimostrano come la minirivoluzione di questa estate abbia influito qu questo Torino: la squadra di Vanoli sta pagando le assenze dello zoccolo duro della rocciosa difesa costruita da Juric, ma allo stesso tempo è molto più votata all'attacco e alla ricerca del palleggio tramite una dei principi di gioco che il tecnico sta cercando di trasmettere ai suoi.
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