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La difesa granata fino a questo momento sta mantenendo numeri straordinari, viaggiando ad altissimi ritmi. A tal proposito, spulciando tra numeri e statistiche, negli ultimi dieci anni di serie B, nessuno ha fatto meglio di questo Toro. Sei gol...
La difesa granata fino a questo momento sta mantenendo numeri straordinari, viaggiando ad altissimi ritmi. A tal proposito, spulciando tra numeri e statistiche, negli ultimi dieci anni di serie B, nessuno ha fatto meglio di questo Toro. Sei gol incassati nelle prime quattordici partite di campionato: un vero e proprio record se si analizzano le stagioni da qui tornando indietro fino al campionato 1996/1997, stagioni che hanno visto per ben otto volte i granata competere tra i cadetti. Una media di 0.42 gol subiti a partita.
I numeri diventano di una certa risonanza se messi a confronto con le squadre che alla tredicesima giornata di ogni anno avevano la retroguardia meno battuta. Ad ogni testa a testa il Toro targato Cairo-De Biasi le suona e non di poco alle dirette concorrenti: 6 a 11 finisce la sfida contro il Toro di Ezio Rossi dello scorso anno, che di questo periodo vantava la difesa meno perforata difesa; 6 a 8 contro la corazzata Palermo di due stagioni fa; 6 a 9 contro il Siena di Pinga, Mandelli e Tiribocchi, appaiato con la Sampdoria capolista per quel che riguarda le reti subite; leggermente più equilibrata la sfida contro la Reggina del 2001/2002, 6 a 8; nel 2000/2001 contro il Chievo la differenza è abissale, esattamente del doppio, 6 a 12; nel 1999/2000 6 a 9, finisce la sfida con il Brescia; 6 a 9 l’anno prima sul Brescia; 6 a 10 contro il Venezia nel 1997/1998; infine, nel 1996/1997, ancora 6 a 10, stavolta sul Bari.
Ventola di rigore; poi Loria, Abbruscato - di nuovo dagli undici metri - Ganci, Tarana e ancora Mascara su rigore. Solo questi sei calciatori sono riusciti a battere la difesa granata, peraltro in tre occasioni (il 50 per cento, dunque) “capitolata” dal dischetto di rigore. E dire che più volte – tra infortuni e turnover scientifici – De Biasi ha proposto una retroguardia diversa, diversa in quasi tutte le tredici gare. A parte le prime due contro AlbinoLeffe e Atalanta, con Taibi, Nicola, Ungari, Brevi e Balestri; l’ex tecnico del Brescia ha riproposto la stessa difesa solo contro Vicenza, Catanzaro, Ternana e Piacenza. In queste partite gli interpreti erano Taibi, Martinelli, Brevi, Doudou e Balestri, quest’ultimo vero e proprio stakanovista, in questo avvio di campionato, a braccetto con il portierone granata.
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