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La partita che si giocherà al Sant’Elia questa sera alle 20,30 vede opposte due squadre storiche del campionato italiano, la “classica” si direbbe,...
"La partita che si giocherà al Sant’Elia questa sera alle 20,30 vede opposte due squadre storiche del campionato italiano, la “classica” si direbbe, perché al di là delle disavventure granata degli ultimi anni, è un match che sa di antiche sfide. C’è sempre stata molta simpatia tra i due club, gloriosi per aver vinto uno scudetto interrompendo la sudditanza dei club blasonati per eccellenza. Da non dimenticare che il vulcanico presidente dei sardi, Massimo Cellino, di origini piemontesi, non ha mai nascosto le sue simpatie granata. Come dimenticare le imprese di Gigi Riva da una parte e Paolino Pulici dall’altra, campioni tosti che sono rimasti le bandiere dei propri club senza farsi sconvolgere dalle proposte indecenti delle società più potenti. Oggi purtroppo è tutta un’altra storia e il Cagliari e il Torino, che si affronteranno nel secondo posticipo della settima giornata, dovranno vincere per sperare in una dignitosa salvezza, ma anche dividersi la posta in palio sarebbe accettabile, soprattutto per i granata.
"La squadra del tecnico Giampaolo, classe ’67, nato a Bellizona in Svizzera, considerato uno dei più promettenti tra i giovani allenatori, finora non ha ancora vinto una partita. I sardi si trovano a quota 4 punti, sotto di uno dal Toro di Zaccheroni, reduce dall’importante vittoria contro il Chievo, anche se la squadra non ha ancora del tutto convinto.
"L’ex granata in forza ai sardi è Alessandro Conticchio, uno dei protagonisti della promozione del Toro di Zaccarelli. Tra le fila granata sono stati rossoblu Ferrarese, Muzzi e Pancaro. I bomber del Cagliari sono al momento Suazo, con due reti, una a testa per Colucci e Michele Ferri. Risponde il Torino con Stellone, due gol, Comotto e Muzzi gli altri goleador. Entrambe le squadre, pur avendo un attacco di tutto rispetto, restano piuttosto deficitarie a livello di segnature.
"I cagliaritani hanno perso le prima due partite contro Catania e Reggina, pareggiate le altre quattro con Livorno, Siena, Inter e Lazio, ovvero da quando Giampaolo ha meglio assestato la difesa, che appare al momento il reparto più funzionale.
"Il cammino del Toro è stato più altalenante, pareggio in casa con il Parma, sconfitto a Udine e contro il Siena in casa, pari a Reggio Calabria, sonora sconfitta contro la Lazio a Torino e infine la salutare vittoria contro il Chievo.
"I precedenti tra le due squadre cominciano negli anni sessanta, primo scontro a Cagliari nella stagione ‘59/60, in B, finita con il pareggio per 0-0. Non ci sono mai stati risultati eclatanti se non un 3-2 a favore dei sardi nel campionato ‘65/66; l’ultimo scontro è stato uno 0-0 in B nel 2003/2004. In totale in terra di Sardegna il Cagliari ha vinto 10 volte e pareggiato 13, i granata hanno vinto solo 5 volte, dunque è sempre stato difficile per i piemontesi espugnare il Sant’Elia.
"Il Toro tira maggiormente in porta rispetto ai cagliaritani: 45 a 27, ha battuto anche più calci d’angolo: 34 a 24. I giocatori finora schierati dai due mister sono in perfetta parità, 20 a testa, così i giocatori in gol, 3 per parte, 16 le sostituzioni per i sardi, 18 per i granata. Un gol su calcio piazzato per il Cagliari, nessuno per il Toro. Il Cagliari ha usufruito di un rigore a favore e due contro, il Toro un penalty contro.
"La squadra di Giampaolo conta già due espulsi: Bizera, e Conti, il Toro nessuno. Il Cagliari ha due squalificati: Conti e Bizera, più un diffidato che è Esposito. Il Toro non ha nessuno appiedato dal giudice sportivo, un solo diffidato che è De Ascentis. Franceschini, Barone, Muzzi e Stellone sono a quota due ammonizioni a testa.
"L’arbitro è il Sig. Tagliavento della sezione di Terni.
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